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Cronaca

JESI VIA RONCAGLIA, LA GHISA FA GOLA AI LADRI: IL PERICOLO DELLE FOGNE SENZA LE CADITOIE RUBATE (MESI FA)

JESI, 6 aprile 2017 – Dopo lo stato di degrado degli Orti Pace (tornati finalmente vivibili in seguito allo sfalcio delle ortiche e delle alte erbacce avvenuto nei giorni scorsi), dopo l’abbandono di frigoriferi, congelatori e cucine economiche in via Posterma, dopo il rinvenimento di altro materiale ingombrante abbandonato in via Pirani (tanto per citare i casi dell’ultima settimana), oggi segnaliamo la pericolosità di un tratto di strada dove, da tempo quasi immemorabile, qualcuno si è appropriato di oltre 10 caditoie stradali in ghisa poste ai lati del tratto iniziale di via Roncaglia, in corrispondenza del sottopasso ferroviario.

A giudicare dalle condizioni generali e ripercorrendo a ritroso la storia cittadina, pare di capire che il furto di questi oggetti di protezione della strada stessa risalga a molti mesi addietrolo dimostra il fatto che in corrispondenza dell’apertura sulla banchina sono stati collocati appositi segnali. Chi ha provveduto a farlo, però, non ne aveva a sufficienza e quindi la protezione è stata collocata a caso, ma, come dicevamo, molto tempo fa perché oggi è possibile vedere qualche birillo o fungo segnaletico che dir si voglia immerso nel pozzetto, stessa cosa per i cavalletti metallici che così ridotti rendono ancora più pericolosa la strada. Che dire poi dei pozzetti stessi. Quando non sono invasi dalle erbacce e dai rovi ci si può trovare cartaccia, lattine di bibite ed altro ancora.

La questione delle caditoie mancanti non era la sola a risaltare in via Pirani; sulla stessa strada, poco prima del sottopasso, sulla sinistra uscendo dalla zona artigianale, è possibile vedere una mini montagna di teli in plastica abbandonati ai lati della sede stradale. E non basta. Oltre a rovi e scarti di ogni genere è possibile notare la presenza di uno spezzone di un pannello in eternit abbandonato nel verde, proprio di fronte ad un materasso a due piazze semicoperto da potature. Tutto questo a ridosso del rilevato che sostiene la linea ferroviaria.

Questa è l’ennesima segnalazione di cosa non va nella nostra città, l’ultima lamentela esternataci da quei cittadini ai quali chiedete consensi; l’ultima in ordine di tempo, ma non certamente l’unica, perché nelle periferie le cose che non vanno sono molte, anzi, per molti anche troppe.

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