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Cronaca

JESI Videosorveglianza: «I problemi non si risolvono solo con le telecamere»

Il consigliere di Jesi in Comune, Samuele Animali, in merito al progetto approvato dalla Giunta comunale

JESI, 19 ottobre 2020 – Le 130 telcamere annunciate dal Comune di Jesi, su progetto della Giunta che aspetta di essere finanziato dal Ministero dell’Interno, pongono l’accento su diverse zone della città.

Samuele Animali

Il consigliere comunale Samuele Animali

Dai parchi verdi al centro storico, passando per il Campo Boario e San Giuseppe, gli occhi elettronici tornano a far discutere, o meglio a confrontarsi, sul rapporto costi e benefici.

«Di telecamere non è la prima volta che si parla: già annunciate in passato, non erano state più installate quando ci si è resi conto che il bilancio costi-benefici non è oggettivamente vantaggioso – spiega il consigliere di minoranza, Samuele Animali -. Ora vengono rimesse al centro del dibattito perché non si sa come altro far fronte ad una serie montante di doglianze che riguardano il centro, i parchi».

Secondo il consigliere di Jesi in Comune, il Grande Fratello è utile come «supporto alle indagini di polizia, e in questo senso hanno anche una funzione deterrente rispetto ai reati più gravi, ma poco incisive sul degrado in senso stretto, che il più delle volte è effetto di comportamenti border line».
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Non potendo coprire l’intera città con le telecamere, intervento economicamente insostenibile e grave minaccia alla privacy, la controproposta è quella di «potenziare la presenzain strada” di figure di vigilanza e di assistenza, ma anche di educatori, associazioni, rendendo la città abitata più praticabile dai semplici cittadini. Provvedimenti che incidano sull’impianto sociale e urbanistico di Jesi, per esempio sviluppando la cura quotidiana e progetti di più ampio respiro per luoghi attualmente trascurati, o definendo in maniera univoca le regole che permettono di conciliare svago, commercio e residenza, fino a opere di recupero rimaste al palo in questi anni, come le carcerette, o progetti per quelle aree che non hanno prospettive come il Campo Boario, alcuni angoli del centro, Porta Valle».

(e.d.)

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