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LA DENUNCIA Filt Cgil: «Marche, quotidiana la soppressione dei treni regionali»

«Il Covid e l’emergenza pandemica non sono altro che una foglia di fico dietro alla quale si nascondono soprattutto i ritardi nelle assunzioni»

ANCONA, 30 dicembre 2021 – Il rischio della cancellazione di treni a causa della carenza numerica del personale è diventato realtà.


Troviamo irrispettoso non dare la possibilità di programmare un viaggio come irrispettoso è per i passeggeri trovarsi in stazione con la cancellazione del treno che dovevano utilizzare per i loro spostamenti, anche lavorativi.

Denunciamo da troppo tempo la mancanza di macchinisti e capitreno nella nostra regione.
Il Covid e l’emergenza pandemica non sono altro che una foglia di fico dietro alla quale si nascondono soprattutto i ritardi nelle assunzioni per un ricambio generazionale che ha visto molte uscite a fronte di nuove assunzioni che risultano essere insufficienti.

La Filt Cgil evidenzia che da tempo l’azienda fa strutturalmente ricorso agli straordinari, non concede part-time ai richiedenti, non riesce a smaltire le ferie e attua continue forzature contrattuali nei turni per garantire il servizio. Neanche questo è bastato, l’assenza delle necessarie assunzioni su questo territorio, oltre a non consentire il rispetto dei volumi di produzione previsti dal contratto di servizio con la Regione, peggiora la qualità del lavoro degli stessi macchinisti e capitreno con possibili ripercussioni anche sulla sicurezza del lavoro svolto.

Il personale a bordo dei treni si trova ad affrontare inoltre un’ulteriore criticità: l’introduzione dell’obbligo delle mascherine Ffp2. I lavoratori sono stati abbandonati senza supporto e indicazioni precise, subendo pertanto numerose aggressioni verbali e fisiche a causa del clima di tensione che si respira in questo momento. Come Filt Cgil non possiamo accettare che le Marche vengano dimenticate da Trenitalia.

Filt Cgil Marche

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