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Maiolati Spontini

LETTERE&OPINIONI “DIVISI … CONFUSI E … OTTUSI!”

MAIOLATI SPONTINI, 13 aprile 2016 – Il Comune di Maiolati, con il solito tono tronfio e arrogante, ha inviato alla stampa un comunicato con cui ha annunciato l’inizio del processo di incorporazione del Comune di Rosora nel proprio territorio. Nel comunicato si legge che la maggioranza, nella seduta consiliare del 1° aprile u.s., ha approvato l’indizione del referendum consultivo per il 29 maggio 2016, con i voti contrari o astenuti di una minoranza “divisa” e “confusa”. Innanzitutto, le minoranze sono due e non sono confuse, anzi hanno una precisa posizione sull’argomento e l’hanno espresso chiaramente durante la seduta consiliare. Poi, dove sta scritto che debbano votare compatte?!!

Ovviamente, nel comunicato, non sono riportate le ragioni per cui il gruppo M5S ha votato contro la “cancellazione” del Comune di Rosora dalle carte geografiche (e non solo).

Per prima cosa, occorre dire che l’incorporazione prevista dalla legge n. 56/2014 (“legge Delrio”) non è la fusione tradizionale di cui all’art. 15 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”. La fusione “tradizionale” produce, come primo effetto, l’estinzione giuridica dei Comuni interessati dal processo aggregativo e la costituzione di un nuovo Comune: i due Comuni si autoestinguono e dalle loro ceneri sorge un nuovo soggetto giuridico, con un nuovo nome condiviso; un nuovo ente dove si fondono i due territori, dove si fondono le due Comunità, dove si fondono la storia e la memoria collettiva, dove la politica e l’amministrazione sono su basi paritarie. Viceversa nella fusione “per incorporazione” si assiste alla soppressione dell’altro Comune (Rosora) in corrispondenza della sostanziale continuità giuridica del Comune incorporante (Maiolati), che conserva la propria personalità e succede in tutti i rapporti giuridici al Comune incorporato. Il Sindaco, il Consiglio e la Giunta di Rosora decadono dalla data di entrata in vigore della legge regionale di incorporazione: è la morte politica e amministrativa di una Comunità.

Chiariamo che il gruppo consiliare M5S non è contrario alla Fusione come struttura organizzativa degli enti locali sul territorio. Però non condivide il metodo utilizzato dai due Comuni che hanno fatto tutto “a tavolino”, fregandosene dell’opinione delle popolazioni interessate, fregandosene dei rapporti intercomunali in atto tra i Comuni di ambito CIS, destabilizzando un assetto territoriale senza avere un progetto vero e proprio di aggregazione condivisa e partecipata dal basso.

Da una parte c’è un Sindaco (o chi per lui) che si annette un territorio ed una comunità e dall’altra un Sindaco che ha smesso di essere il rappresentante dei cittadini che lo hanno eletto e che svende per “un piatto di lenticchie” un territorio ed una Comunità, cancellandone secoli di storia e di memoria collettiva: fra alcune decine di anni i discendenti dei “rosorani”, divenuti maiolatesi, neanche ricorderanno le loro origini ed il nome “Rosora” è destinato a cadere nell’oblìo. La “scodella di lenticchie” sarebbe una poltrona nella Giunta maiolatese garantita al buon Marchetti che dovrebbe prendere il posto di uno degli attuali assessori.

E’ difficile capire e condividere questa incorporazione, dato che:

  1. a) i due territoti non sono neppure confinanti, se non per un lembo di terra (trecento metri) nei pressi del fiume Esino;
  2. b) non hanno e non hanno mai avuto servizi comunali svolti in collaborazione;
  3. c) appartengono a due diversi Istituti Comprensivi, per quanto riguarda il dimensionamento scolastico;
  4. d) hanno un passato amministrativo diverso, uno legato alla Comunità Montana Esino-Frasassi, l’altro all’Unione dei Comuni della Media Vallesina.

In definitiva, Maiolati con Rosora ha il comune solo il CAP (codice di avviamento postale)!

Nel prosieguo del comunicato, come sempre, dall’alto della cattedra, Maiolati assegna i “compiti a casa” agli altri Comuni, indicando loro la via maestra da percorrere per addivenire ad una fusione condivisa (?!), così tanto condivisa che nell’ultima riunione dell’OIC di CIS tutti gli altri Sindaci hanno redarguito animosamente sia Marchetti che Domizioli, accusati di aver frantumato gli assetti territoriali in atto, senza interpellare in alcun modo le altre amministrazioni, anzi operando “alla chetichella”, comprese le missioni (segrete?) in Regione.

Chissà che ne pensa il Sindaco di Mergo Cola che, con Rosora, ha in comune la frazione più popolosa dei due territori, Angeli? Qualche voce riporta che sia leggermente “incazzato”, chissà poi per quale motivo, eh! E che ne pensa la sindaca Romualdi di Castelplanio (è un’eroina) che, guarda caso, ha il proprio territorio nel mezzo che “ostruisce” ed evidenzia ancor di più questa “fusione-farsa”? E’ del tutto improbabile che la prima cittadina, che in molte occasioni ha dimostrato di avere più attributi dei colleghi maschi, si pieghi al “MetodoDemocraticoPartecipativo Maiolati” per un “piatto di lenticchie”.

A questo punto, c’è da chiedersi quali siano le ragioni che spingono Maiolati ad “annettersi” Rosora.

Un motivo potrebbe essere quello economico: un incentivo statale pari a circa 630.000 euro all’anno, ma non c’è la sicurezza che sia per dieci anni (come dicono gli amministratori di Maiolati), in quanto la garanzia è solamente per tre anni. Un altro motivo, sempre di carattere economico, potrebbe essere connesso a probabili agevolazioni rispetto ai vincoli del patto di stabilità. Non sono, infine, da escludere pressioni esterne da parte di soggetti non istituzionali che potrebbero avere degli interessi per questa incorporazione, qualche progetto o infrastruttura eventualmente da realizzare.

Maiolati dice che il SUO è un “progetto trascinante”, ma finora agli occhi della maggior parte dei Sindaci CIS è apparso come un “atto di vassallaggio” di medievale memoria ed ha “trascinato” solo innumerevoli polemiche. Eppure ci si ostina, ottusamente, a voler imporre metodi e modelli intercomunali, come se gli altri non esistessero.

 

M5S Maiolati Spontini

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