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LETTERE&OPINIONI NESSUNO TOCCHI PERGOLESI: “REFERENDUM, STIAMO ASPETTANDO LA RISPOSTA DEL SINDACO”

JESI, 7 gennaio 2017 – Non avevo terminato il pranzo che mi giunge un telefonata con voce femminile (una cinquantina di anni?) che quasi mi investe: “ Voi dovete riuscire a bloccare il progetto della distruzione della piazza Pergolesi. E’ gravissimo che possa avvenire dopo tanti anni e nonostante quanto tutti ammiriamo quella piccola piazza piena di storia.  Se hanno soldi da spendere, lo facciano per cose utili che sono tante. E non per rovinare…..”. “ Ma signora…” . Non si frena. Non riesco ad inserirmi. E’ un fiume in piena che si sfoga anche con parole un po’ pesanti…

Vittorio Massaccesi

“Ma signora, io concordo totalmente con lei, come sa. Se mi telefona vuol dire che ha seguito la nostra battaglia. Lei ci aiuti a far sapere a tutti il disastro storico in cui andiamo incontro”.

“Sì, sì, ma siete voi che potete fare qualche cosa di serio perché siete in alto e conoscete bene il problema….”.

“No signora, dobbiamo lavorare tutti e allora soltanto otterremo qualche cosa…”.

“ E poi il referendum non serve perché tanto l’amministrazione non lo vuole….” .

“Vedremo se non lo vuole. Faremo ugualmente quanto sarà opportuno e utile per raggiungere lo scopo…” .

“ Sì sì, ma datevi da fare!”.

“ Grazie signora, ma lavori anche lei….”.

Così, stimolato da questa inaspettata e irruenta telefonata, ricordo a tanti, superate ormai le feste, i motivi che spingono il comitato Nessuno tocchi Pergolesi” a lavorare sodo contro lo spostamento del monumento. Ecco.

– perché non è una priorità.

– perché le priorità sono il Corso e piazza della Repubblica.

– perché le priorità di piazza Pergolesi sono la liberazione dell’abside di san Nicolò e la diversa sistemazione dell’edicola.

– perché Jesi nel centro storico ha già due piazze grandi e cinque piccole.

– perché la piazza è caratteristica, è bella così, un bello stile liberty, salvo maquillage, con poche decine di migliaia di euro anche con nuova piantumazione di alberi.

– perché il monumento Pergolesi non merita di essere posto lontano da quanti  passeggiano per il Corso.

– perché la rilevante spesa di un milione va impiegata per le vere priorità: scuole, strade, marciapiedi e quanto detto sopra.

– perché si corre anche il rischio di rovinare un’opera d’arte risalente al 1910.

– perché una tale decisione non può essere lasciata al parere favorevole di quattro persone soltanto (sindaco e tre assessori).

Per tutti questi motivi si è costituito il movimento “Nessuno tocchi Pergolesi” che ha chiesto, sulla base della normativa vigente,  l’indizione di un referendum. A giorni dovrebbe arrivare la risposta del sindaco. Infatti l’istanza è stata inoltrata esattamente il 16 dicembre scorso. E la normativa vigente dà un mese di tempo al sindaco per la risposta. 

 Il movimento Nessuno tocchi Pergolesi” 

Vittorio Massaccesi, delegato     

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