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Apiro

L’evento L’occhio luminoso, una tradizione che continua a meravigliare (video)

Puntuale come ogni anno è tornato a incantare numerosi curiosi nell’abbazia di Sant’Urbano, il santo che è patrono di Apiro

Alle 7,41 il fascio di luce che entra attraverso la monofora dell’abside maggiore del presbiterio attraversa tutta l’abbazia fino ad andare a illuminare l’incisione che è posta nella colonnina all’entrata dell’abbazia, anche in cripta lo stesso raggio colpisce l’unica colonna con il basamento cerchiato nel medesimo istante. E ha fatto incantare i numerosi curiosi intervenuti nella mattina di mercoledì 25 maggio all’abbazia di Sant’Urbano, santo che è patrono di Apiro.

In molti, curiosi e fedeli, si ritrovano ogni anno per questo evento molto suggestivo, che ha preso il nome diocchio luminoso“, ma per quanti avessero perso l’appuntamento il fenomeno si ripeterà il 19 luglio.

Le interpretazioni sono diverse, non c’è un fondamento scientifico, ma molto importante per la comunità che lo riconosce simbolo, e grazie al passa parola ogni anno sempre più curiosi arrivano.

«Questo ci fa molto contenti nell’ottica del progetto Valle di San Clemente, un progetto territoriale ambizioso che punta a ritrovare le tradizioni e la cultura locali, per intrecciarle con metodi innovativi al fine di riportare lavoro in questa valle che si sta spopolando», le parole di Mariasole Marchegiani che si occupa di accoglienza turistica nell’ambito del progetto Valle di San Clemente.

(Redazione)

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