Segui QdM Notizie

Tendenze

L’industria del poker in Italia

Attenzione a non fare questi errori colossali durante una partita di poker


Giocare in compagnia ha accompagnato da sempre l’uomo e la storia del poker è particolarmente affascinante perché ha attraversato l’Oceano e accorciato le distanze con giocatori e appassionati in tutto il mondo. Un gioco in continua evoluzione, che non stanca mai, con sviluppi interessanti anche in Italia


Alcuni storici raccontano che nel tempo libero i legionari romani si dedicavano al Ludus Duodecim Scriptorum, un gioco che per qualche ragione sembra far pensare al backgammon. Segno che certe attività hanno una storia antica, come dimostrano anche le teorie che ipotizzano che il poker abbia preso le mosse da un gioco persiano chiamato âs nas, insegnato probabilmente ai coloni francesi di New Orleans da marinai provenienti dalla Persia. Queste sono versioni suggestive della storia del poker, che comunque divenne famoso in America e precisamente sui battelli che scivolavano lungo il Mississippi e poi nel West. Dal Nuovo Continente passò al Vecchio grazie anche alla complicità della Regina Vittoria, donna potente e di infinita curiosità, e iniziò una corsa che lo ha reso parte dell’immaginario collettivo e per tale ragione fonte di ispirazione per cinema e letteratura. Chi non ricorda le scorribande di James Bond al casinò o le sceneggiature hollywoodiane che mettono al centro un eroe dal passato oscuro, che ama il tavolo verde e la sua atmosfera. Una passione diffusa ovunque, da Sud a Nord, da Ovest ad Est. 

Gli esordi nel nostro Paese

In Italia il gioco d’azzardo esiste da secoli e ha assunto diverse forme. Ad assegnargli fama e un alone di mistero e classe è stata la creazione dei casinò e in particolare di quello di Venezia, la prima casa da gioco del mondo. All’inizio veniva chiamato il “Ridotto”, venne aperto nel 1638 e fu pensato per controllare l’attività di gioco d’azzardo dei cittadini. L’ingresso ai saloni sfarzosi ed eleganti era libero, ma solo i ricchi avevano il coraggio di varcare la soglia e affidare alla Sorte i loro averi. All’epoca ci si dedicava ad attività diverse da quelle di oggi, ma poi ovviamente anche il poker trovò lo spazio che merita nelle sale affacciate sui canali. Baccarat e bingo lasciarono il passo alla disciplina giunta dall’Ovest e i dati attuali sulla diffusione del gioco dimostrano che l’ascesa non si è ancora interrotta. Giocare online ha dato nuova linfa a questo gioco, tanto che la piattaforma più conosciuta e apprezzata nel Bel Paese è stata premiata con il titolo di Miglior Operatore di Poker agli EGR Operator Awards 2022.

Al Sud meno possibilità

In Italia il gioco è sempre stato molto amato e ha continuato a conquistare consenso, decennio dopo decennio, nonostante le sale da gioco e i casinò siano solo quattro e collocati quasi tutti nel Nord del Paese. Il più antico – come si è detto – è quello di Venezia, che venne creato nel 1638 e poi negli anni Trenta del Novecento si trasformò in casinò con tre diverse sedi: la Cà Vendramin, un tempo residenza dei Dogi e abitata dal compositore Wagner; la Cà Noghera, che fu il primo casinò all’americana in Italia e il Casinò del Lido. Un’altra sala prestigiosa è quella del Casinò di Sanremo, inaugurato nel 1905. Elegante e raffinato, attirava l’alta società, anche grazie al progetto firmato dall’architetto Eugene Ferret, che aveva “copiato” lo stile della Belle Epoque e del liberty. Il terzo casinò italiano si trova a Saint Vincent. Chiamato Casinò de la Vallée, fu inaugurato nella sua veste più estesa nel 1947, all’interno del Grand Hotel Billia. Infine, va ricordato in questa “mappa” anche il Casinò di Campione d’Italia, aperto nel 1917, ma chiuso soltanto due anni dopo e riaperto nel 1933. Una destinazione amata da attori del cinema, registi, uomini potenti e facoltosi. Il bel mondo che attrae gli appassionati delle sale da gioco, ma che la gente del Sud non poteva frequentare. Per raggiungere queste destinazioni, gli italiani che vivevano nella parte meridionale della penisola dovevano compiere lunghi viaggi. Molti di loro accettavano persino l’idea di spostarsi all’estero, soprattutto a Malta, una delle destinazioni top per gli appassionati di casinò.

Le statistiche non lasciano dubbi

Nonostante questa situazione di disagio per una buona parte dei cittadini, il settore del gioco in Italia non ha mai sofferto. Anzi. Secondo il quotidiano Repubblica, in Italia nel 2021 la spesa per i giochi è aumentata di 15,5 miliardi di euro, in crescita del 19,6 per cento rispetto ai 12,9 miliardi del 2020. Nello stesso periodo la raccolta è stata di 111,2 miliardi di euro, mentre le somme tornate ai giocatori sotto forma di vincite sono state pari a 95,7 miliardi. A diffondere questi dati, ripresi dal quotidiano milanese, è niente meno che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che sovrintende al mondo del gioco italiano, e che pubblica ogni anno un Libro Blu, che rappresenta una fotografia del settore. In base a queste statistiche, poi, si comprende come i giochi come le slot machine o i videopoker fossero prima molto importanti, mentre ora anche il mondo del poker ha conquistato consensi. Merito forse della rivoluzione digitale, che ha annullato il problema della distanza e aperto il mondo del tavolo verde anche a coloro che non possono viaggiare e che in passato non si erano mai sentiti interessati a questo genere di attività. Volendo fornire qualche dato, possiamo sottolineare che nel 2019 il mercato italiano del gioco d’azzardo è cresciuto del 13,3 per cento fino a raggiungere 1,73 miliardi di euro. Un incremento iniziato prima e proseguito anche successivamente, con un’attenzione particolare alla quota di mercato a distanza

A livello mondiale grande successi

Anche a livello mondiale, comunque, negli ultimi anni il successo del poker è apparso inarrestabile. Come dimostrano le storie di alcuni personaggi che partendo dalla passione per il gioco hanno finito per creare un impero. Ad esempio, Rob Young, che da giocatore appassionato è diventato il fondatore di una catena di sale inglesi che stanno ottenendo un grande successo oppure Cary Katz, che da campione di poker ha inventato Poker Central, il primo canale dedicato al poker attivo 24 ore su 24 e poi ha dato vita a nuove realtà di gioco e di guadagno. L’eco di questo successo mondiale si è avvertito anche in Italia, dove il gioco è cresciuto soprattutto on line, grazie alle regole imposte dal governo, che ha definito una serie di limiti e che sottopone gli operatori dei vari siti a controlli continui. Grazie a queste garanzie le piattaforme on line propongono occasioni per dedicarsi al poker, senza rischi o preoccupazioni. E così nel 2021, l’importo totale scommesso nel mercato italiano del gioco d’azzardo ha raggiunto un picco di oltre 111 miliardi di euro, riprendendosi dopo il forte calo registrato nel 2020 a causa dell’impatto della pandemia di Coronavirus.

I ricavi volano in tutto il Paese

Anche i ricavi lordi da gioco (GGR) dell’industria del gioco d’azzardo in Italia siano aumentati nel 2021, per un totale di circa 15,5 miliardi di euro. In questo periodo la Lombardia è stata la regione italiana con il maggior numero di scommesse nel mercato del gioco d’azzardo, con circa 8,6 miliardi di euro. Dopo la Lombardia, nella classifica degli appassionati di gioco rientrano Lazio e Campania, con Napoli che è stata la città italiana con i maggiori ricavi lordi da gioco (GGR) ottenuti da scommesse sportive nelle agenzie di scommesse nel 2022. Quell’anno, il GGR di Napoli ammontava a quasi 128 milioni di euro. Seguono Roma e Milano, con un GGR rispettivamente di circa 64 e 42 milioni di euro. Numeri che confermano la vivacità di un mercato, ma anche la passione degli italiani per le discipline che hanno a che fare con la logica, il calcolo e un pizzico di fortuna.

Per capire cosa passa per la mente di un giocatore di poker, forse, potrebbe essere utile leggere il volumetto “Memorie di un baro”, un libretto inedito apparso in Francia nel 1935 e ora pubblicato da Adelphi. Scritto da Sacha Guitry, personaggio davvero difficile da inquadrare e forse proprio per questo fascinoso, il libro racconta sin dalle prime pagine il mondo di inventiva, fantasia, sfida e divertimento che accoglie coloro che decidono di provare il gioco in generale e quello del poker in particolare.

Conclusioni

Entrando nella mente di un giocatore appassionato si può capire come mai quest’antica disciplina sia praticata da secoli in tutti gli angoli del mondo e ciò indipendentemente dalla cultura, dalle tradizioni, e persino dalle condizioni economiche. Un gioco che intriga, mette alla prova le proprie capacità e diverte allo stesso tempo come il poker continuerà a calvalcare l’onda del successo anche in Italia.

News