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Maiolati S. Tiziano Consoli: «Un inciucio politico figlio di personalismi» 

Intervista esclusiva all’ex Sindaco che analizza le vicende relative allo scioglimento del Consiglio comunale

Maiolati Spontini, 21 ottobre 2022 – Dallo scioglimento del Consiglio comunale all’arrivo del commissario prefettizio, sono giorni intensi per la comunità maiolatese, con il dibattito pubblico che si accende, cogliendo ogni tipo di sfaccettatura

Cordiale e disponibile, amareggiato ma grintoso nel difendere il suo operato, abbiamo chiesto all’ormai ex sindaco Tiziano Consoli di ripercorrere le tappe che hanno portato alla crisi del governo locale.

Partiamo dalle dimissioni del Vice sindaco Pastori, cosa è successo?

«Fin dall’inizio della nostra esperienza Mario Pastori ci aveva detto che a un certo punto avrebbe lasciato l’incarico, senza bisogno di stilare accordi scritti. Abbiamo sempre dibattuto con serenità. Le motivazioni della sua scelta sono personali, non politiche» .

Eppure, alcune ricostruzioni parlano proprio di dissapori sulle scelte politiche, smentisce queste tesi?

«Io posso dire che in Giunta, tutte le decisioni sono state prese in modo lineare, tranquillo, senza voti contrari. Rivendico che sul capoluogo siamo intervenuti come nessuno aveva mai fatto prima: penso al progetto Ma.Spo, alla ciclovia, agli interventi sui marciapiedi. Il 31 ottobre riaprirà il negozio di generi alimentari. Abbiamo provveduto alla revisione dell’archivio storico, come alla ricollocazione di Colle Celeste e potrei andare avanti, fino a quanto avremmo fatto per le celebrazioni spontiniane. A scanso di equivoci, preciso anche la posizione sulla Casa di riposo: a seguito delle dimissioni di due consiglieri del Cdaabbiamo analizzato minuziosamente i bilanci, constando che le attuali difficoltà economiche non sono strutturali ma dovute alle minori entrate, conseguenza del periodo Covid. Pertanto non c’era nessun motivo per procedere con l’azzeramento del vertice».

Avevate individuato il nuovo vice Sindaco?

«Alla rapidità della scelta avevo preferito concentrarmi su due aspetti: la competenza e la rappresentanza del capoluogo. I contatti erano avviati e la vicenda si sarebbe chiusa a breve».

La Lega avrebbe richiesto per sé quelle deleghe e lei ha rifiutato, corretto?

«Di trattative con i partiti non ne abbiamo mai fatte. Vero, i tre consiglieri avevano richiesto ulteriori deleghe, ma ripeto, per me era fondamentale che il ruolo fosse ricoperto da una persona espressione del capoluogo, e su questo avevo chiesto di collaborare per l’individuazione. Non avrei mai potuto pensare che dal malcontento verso questo ragionamento si passasse a far decadere il Consiglio comunale, con la collaborazione dell’opposizioneUn vero e proprio inciucio politico, figlio di personalismi. Oggi i protagonisti di questa triste vicenda si sentono vincitorinon si rendono neanche conto del danno che hanno provocato a tutta la comunità» .

I consiglieri della Lega sostengono che c’era un problema di metodo, hanno scritto di un mancato ascolto: cosa risponde?

«Assolutamente falso, e voglio chiarire: la creazione da parte loro del gruppo consiliare autonomo era già stata una scorrettezzaIl consigliere Spugni aveva inizialmente le deleghe ai lavori pubblici e per motivi personali le ha riconsegnate. Come pure si era dimesso dalla presidenza di commissioneIl consigliere Amadio aveva una delega importante alla Protezione Civile, ma della sua attività non c’è tracciaLa verità è che a differenza delle altre consigliere, loro non hanno coltivato le deleghe. Nonostante tutto, l’ascolto è stato sempre massimo, tanto è vero che facevamo partecipare i consiglieri della Lega alle riunioni di Giunta. Ribadisco, l’aver preso una decisione così grave insieme alle opposizioni, denota una spasmodica voglia di visibilità che mette in difficoltà il Comune anche nelle attività quotidiane. Pagheranno il prezzo di questa scelta di fronte agli elettori» .

Ha già incontrato il Commissario?

«La dottoressa Allegretto è appena arrivata ed è giusto che abbia il tempo di ambientarsi. Al momento opportuno la incontrerò per portare il mio contributo sui dossier aperti. Deve essere chiaro, però, che il commissario agirà sulla normale amministrazione, senza poter entrare nelle scelte politiche, come la situazione richiederebbe».

Sarebbe disposto a ricandidarsi per la carica di Sindaco?

«Tanti cittadini me lo stanno già chiedendo, e questo fa piacere, ma è un discorso prematuro. Mi prendo un periodo di tranquillità, anche per riflettere. Certo, non è un’opzione che escludo a priori».

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