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Cronaca

Maltempo Rugby Jesi ’70, danni alle strutture per 80mila euro

Il bilancio definitivo del presidente Luca Faccenda per il ripristino del campo della palla ovale e quello da calcetto, la revisione degli impianti e della Club House, raccolti 12 mila euro con le donazioni

Jesi – Una conta dei danni da far girare la testa, quella pressoché definitiva, comunicata proprio ieri dal presidente del Rugby Jesi ’70, Luca Faccenda, riguardante i danni subiti dall’impianto sportivo di via Mazzangrugno a causa dell’ondata di maltempo della scorsa settimana.

«Siamo ancora in fase di emergenza – ha dichiarato il presidente – e stiamo provvedendo allo sgombero dal fango che ha invaso i campi e i locali dello Store e della Club House. Circa 20 mila euro serviranno solo per il ripristino del campo da Rugby. Ma ad avere bisogno di interventi ci sono anche il campo da calcetto, il campo in erba, gli impianti elettrico e idraulico che vanno revisionati. Nei locali allagati abbiamo ripulito il fango, ma ci sono mobili e attrezzature della cucina danneggiati. Così come i prodotti che erano nello store».

La Società non sa ancora se sarà possibile ottenere un risarcimento statale, in che misura o con quali tempistiche. La necessità è quella di intervenire adesso, per ora l’appello di raccolta fondi lanciato qualche giorno fa dalla Società sportiva sui social è servito a raccogliere circa 12 mila euro.

Luca Faccenda

«Ci hanmo veramente colpito la benevolenza e la solidarietà che ci hanno raggiunto un po’ da tutta Italia – ha sottolineato Luca Faccenda -, sono tanti i club di rugby e le altre società sportive che nel tempo hanno avuto modo di conoscerci, o che hanno giocato da noi per eventi di vario genere, che hanno effettuato le donazioni. Qui a Jesi gli aiuti per ora sono arrivati dal mondo del basket e della pallanuoto».

E’ ancora possibile contribuire alla donazione a sostegno del Ruby Jesi ’70 effettuando un bonifico sull’iban del conto corrente IT20T0870521200000000202706, intestato a Rugby Jesi 1970 SSD.

«Chi vuole, può darci una mano per fronteggiare i costi derivati dai danni subiti. Al lancio della raccolta siamo stati spinti proprio dalle insistenze di tutti quelli che si sono fatti avanti. Una solidarietà, che ci rinfranca». 

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