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Moie Grusol, le richieste ai Comuni dell’Ambito e al distretto sanitario

Presa in carico, interventi e servizi rivolti a persone con disabilità e anziani non autosufficienti, le Amministrazioni comunali sono invitate a un maggior impegno

Moie, 30 novembre 2022 – Nei giorni scorsi il Gruppo Solidarietà ha sollecitato con due distinte note i Comuni dell’Ambito territoriale 9 di Jesi e il Distretto sanitario su problematiche riguardanti gli interventi rivolti a persone con disabilità e anziani non autosufficienti. 

La richiesta non è solo quella di ridurre la distanza tra domanda e offerta ma soprattutto di lavorare a un impegno congiunto di presa in carico e accompagnamento delle persone che necessitano di sostegni

Riguardo alle persone con disabilità in particolare, il Grusol evidenzia la necessità di avviare una rigorosa riflessione sul funzionamento dei servizi ed in particolare sulla situazione
riguardante l’effettivo coordinamento/integrazione tra tutti i soggetti istituzionali ed ente gestore dei servizi. Sul versante della domanda inevasa, ad esempio, lo scorso marzo erano 39 le persone in lista di attesa nei servizi educativi domiciliari extrascolastici nei Comuni dell’Ambito. 

Riguardo, invece, le persone anziane non autosufficienti comprese quelle con demenza, il Gruppo evidenzia come la forbice tra domanda ed offerta sia fortissima. L’assistenza domiciliare è presente in circa la metà dei Comuni dell’Ambito, finanziata quasi per intero da fondi nazionali e regionali. I Comuni che non erogano il servizio potrebbero farlo senza risorse proprie. 

 Solo con riguardo alle persone con demenza che sono almeno 1.700, l’offerta di servizi domiciliari, diurni residenziali dedicati, è limitata ad alcune decine di persone. Nei servizi residenziali (circa 850 posti), non ci sono sostanzialmente posti dedicati. In lista di attesa, dati del Distretto, ci sarebbero circa 220 persone, la metà con demenza. 

Le Amministrazioni comunali sono invitate a un maggior impegno tenuto conto che “oltre ad essere titolari della funzione di assistenza sociale hanno anche responsabilità nella tutela della salute dei propri cittadini”. 

La lettera si conclude con un’amara constatazione.

«Le situazioni sopra descritte sono sostanzialmente silenti. Quei tanti bisogni appartengono a ciascuna persona e famiglia e agli occhi dell’opinione pubblica e delle istituzioni non si sommano (..) La situazione descritta può essere immaginata come quella di un pronto soccorso con decine di persone in attesa non in sala d’aspetto ma … fuori e da molti giorni. Interverremmo immediatamente con urgenza ritenendo che si tratta di una situazione inaccettabile e intollerabile. Di questo, infatti, si tratta. Occorre non guardare … dall’altro lato»

Qui le dettagliate note del Gruppo, Distretto Jesi-ASP-ATS 9. Interventi sociosanitari. Riflessioni, proposte, richieste.

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