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Cronaca

PIANELLO VALLESINA “RIFLESSI DI LUCE”, TRA MUSICA E LETTURE

pianello3pianello1pianello2PIANELLO VALLESINA,  2 marzo 2016 – “Riflessi di Luce”: è questo il titolo della serata trascorsa tra musica, immagini e letture del libro intervista a papa Francesco “Il nome di Dio è Misericordia”, scritto dal vaticanista della Stampa Andrea Tornielli.
Nella sala polivalente di Pianello Vallesina, le parrocchie di Castelbellino, Cupramontana, Maiolati Spontini, Monteroberto, San Paolo di Jesi, Convento della Romita si sono incontrate per vivere questo momento insieme.
Le letture sono state precedute dalla proiezione di alcuni momenti della presentazione del libro, avvenuta in Vaticano il 12 gennaio scorso, da parte di Roberto Benigni: “Francesco sta tirando tutta la Chiesa verso il cristianesimo, verso Gesù Cristo, verso il Vangelo”, “e lo sta facendo attraverso la misericordia, che non è una visione sdolcinata della vita, anzi è una virtù severa, non solo religiosa; è anche una virtù sociale, politica”. Il Papa, ha proseguito Benigni, “va infatti a cercare la misericordia fra gli ultimi degli ultimi, a Lampedusa, a Bangui in Centrafrica, dove ha aperto la prima porta santa del Giubileo”.
Nel corso della serata, la lettura del libro-intervista è stata state intervallata da intensi momenti musicali eseguiti da Padre Pier Paolo Fabbri che ha regalato, alle numerose persone intervenute, un’ulteriore possibilità di incontrare Dio attraverso la sublime arte della musica, linguaggio universale, invisibile ed inafferrabile che può aprire all’Assoluto.
Nella conversazione con il vaticanista Andrea Tornielli, Papa Francesco spiega – attraverso ricordi di gioventù ed episodi toccanti della sua esperienza di pastore – le ragioni dell’Anno Santo straordinario da lui voluto, perché ognuno possa fare concretamente esperienza della misericordia divina, così necessaria in questo tempo.
pianello6La serata si è svolta dunque ripercorrendo il crinale di luoghi simbolici e reali attraverso cui si svolge il libro intervista: una Chiesa in uscita, che abbraccia l’umanità ferita, che sa perdonare e dialogare con i peccatori, una Chiesa ospedale da campo dove il perdono prevale sulle condanne pronunciate dai dottori della legge, una Chiesa che attraversa il buio della condizione umana e prova a restituire speranza a un mondo rassegnato al peccato, alla corruzione, alla guerra.
Una bella esperienza che ha visto unite le varie comunità nella realizzazione e che vuole essere un passo importante per ulteriori esperienze di condivisione e di collaborazione in tanti altri aspetti della vita pastorale, come il servizio della carità, la formazione al servizio educativo e liturgico, nonché l’approfondimento della Parola di Dio, come fondamento del nostro essere chiesa nelle nostre realtà.
Davide e Chiara

(foto di Enrico Spinaci)

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