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REGIONE Caterpillar, “antidelocalizzazioni” in senso retroattivo

Mozione di Maurizio Mangialardi per chiedere al governo l’approvazione e la modifica del decreto

ANCONA, 16 dicembre 2021 – «Crediamo che l’unità di intenti manifestata dalla politica regionale dopo l’annuncio della chiusura del sito produttivo della Caterpillar possa concretizzarsi nell’impegno a chiedere tutti insieme che il cosiddetto decreto legge “antidelocalizzazioni”, a cui stanno lavorando il ministro del Lavoro Andrea Orlando e la viceministro allo Sviluppo economico Alessandra Todde, sia quanto prima approvato dal Consiglio dei ministri, ma opportunamente modificato affinché i suoi effetti possano essere applicati in maniera retroattiva, in modo da estenderne i benefici anche allo stabilimento jesino. Per tale motivo, insieme all’intero gruppo assembleare del Partito democratico, ho provveduto a depositare una mozione in Consiglio regionale, per far sì che tale richiesta possa essere portata in discussione dal presidente Acquaroli alla prima riunione utile della Conferenza delle Regioni».

A dirlo è il capogruppo regionale del Partito democratico, Maurizio Mangialardi.

«È fondamentale – spiega Mangialardi – che il decreto legge “antidelocalizzazioni” promosso sulla scia delle numerose vertenze nazionali riguardanti la chiusura di grandi stabilimenti industriali quali Whirpool, Gnk Driveline, Gianetti Ruote e Timken, consenta allo Stato di prendersi in carico anche le crisi scoppiate prima della sua, speriamo prossima, approvazione. Anche perché, diversamente, significherebbe chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati».

«Contestualmente alla presentazione della mozione – aggiunge il capogruppo dem – ho preso contatto con il ministro Orlando per far sì che in questa difficile corsa contro il tempo, il governo spinga sull’azienda per il ritiro della procedura di mobilità, che in un periodo di appena 75 giorni, con peraltro in mezzo le festività natalizie, porterebbe al licenziamento dei lavoratori e alla chiusura della fabbrica. Per scongiurare questo drammatico scenario è necessario che Caterpillar conceda al governo, alle istituzioni del territorio e ai sindacati un arco temporale più ampio al fine di costruire il percorso migliore a salvaguardare il sito produttivo e a tutelare i livelli occupazionali come avvenuto nel caso di Elica».

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