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Fabriano

SANITÀ «Le donne di Fabriano vogliono partorire nel loro punto nascita»

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

Sempre più marchigiani si curano fuori dalla loro Regione, oltre 50 milioni di euro il saldo passivo in 5 anni: e a Fabriano è boom di parti in Umbria.

 

FABRIANO, 20 dicembre 2020 – «Le nostre donne vanno a partorire in Umbria. Porto la voce delle mie concittadine, che chiedono di poter partorire nella loro Regione, senza dover affrontare gallerie, strade, maltempo, in un Punto nascita a norma e a pieno regime»: a quasi due anni dalla chiusura del Punto Nascite di Fabriano, è Simona Lupini a riportare il tema in Consiglio Regionale, durante la seduta dello scorso 15 dicembre.

Simona Lupini

L’occasione è stata l’interrogazione all’assessore Saltamartini sul tema della mobilità passiva, la “fuga” di pazienti dal sistema sanitario marchigiano per curarsi in altre regioni: un costo nascosto, per il Bilancio della Regione, che deve ripianare le spese sostenute dagli ospedali, e una conseguenza diretta delle tante chiusure degli ultimi anni, che hanno colpito soprattutto le aree interne, dal nord fino alle zone terremotate, passando per Fabriano.

E i numeri sono imponenti: dall’ultima relazione della Corte dei Conti, emerge una differenza tra mobilità attiva e passiva extraregionale di oltre 50 milioni di euro.

Una cifra di tutto rispetto, che certifica la difficoltà di tante e tanti marchigiani a trovare nella propria Regione le cure e i servizi sanitari adatti, sconfessando la logica delle chiusure e degli accorpamenti di reparti ed ospedali: «Sarebbe fuori da ogni logica continuare ad impoverire i sistemi sanitari locali nel nome dell’equilibrio di bilancio, se poi queste scelte non soltanto mettono a rischio la salute dei cittadini, ma comportano anche spese extra per la Regione».

Tanto più che proprio la situazione dei parti a Fabriano è la spia evidente di una fuga sanitaria dalle Marche: dei 153 bambini residenti a Fabriano e nati nel 2020, ben 110 sono nati in Umbria.

Una battaglia da condurre in sede di approvazione del nuovo Piano Socio-Sanitario, per assicurarsi che le promesse della Giunta sulla volontà di ascoltare i territori periferici e di investire, anche con nuove assunzioni, non restino solo sulla carta.

Simona Lupini – Consigliera Regionale M5S

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