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Serra San Quirico Raddoppio ferroviario: ecco com’è cambiato il progetto Rfi

Verrà mantenuto il passaggio a livello in via Fratelli Bandiera, modifiche anche in via Clemetina, l’opposizione grida alla scandalo, no comment del sindaco Borri

Serra San QuiricoIl dado è tratto, la chiusura della Conferenza dei Servizi il 26 aprile ha chiuso la partita del Lotto 2 Genga – Serra San Quirico nel contesto del raddoppio ferroviario.

Nessuna chance né per la proposta progettuale “Belcecchi” (Leggi qui), presentata durante il dibattito pubblico del giugno 2022, nè per quella di imprenditori e tecnici illustrata in assemblea pubblica dal gruppo consiliare di minoranza Officina Civica (Leggi qui), votata favorevolmente in Comune, ma non portata in Conferenza dei Servizi: passa dunque il progetto Rfi, Rete ferroviaria italiana.

L’opera, per un valore pari a 480 milioni di euro circa, ha subito un’«ottimizzazione progettuale» con la quale sono stati «superati i pareri contrari pervenuti», si legge nella determinazione conclusiva della Conferenza dei Servizi.

Così è stata stralciata dal progetto del Lotto 2 la parte dei lavori che avrebbe interessato l’attuale passaggio a livello in via Fratelli Bandiera, che verrà quindi mantenuto, mentre sono state attuate delle modifiche progettuali anche in via Clementina, dove, a causa di un vincolo storico esistente nell’immobile di Villa Perugini, la costruzione della bretella dovrà essere spostata di qualche metro.

A tal proposito è ancora da appurare se le modifiche del progetto che riguardano la bretella comporteranno, come era stato proposto in dibattito pubblico in caso di una variante in quella zona, l’abbattimento di un’altra casa, in aggiunta alle tre previste sempre in quella zona.

E mentre l’opposizione pone l’attenzione su una dicitura della determinazione conclusiva della Conferenza dei Servizi che vedrebbe il progetto Rfi approvato «con il silenzio assenso – citando le parole nei social – del Comune di Serra San Quirico», gridando allo «scandalo», il sindaco Tommaso Borri risponde con un «No comment, per ora», non esponendosi neanche sulla possibilità di un ricorso al Tar.

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