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Staffolo Grande successo per “Musica in Festa”

Soddisfatti gli organizzatori per un appuntamento che «ci ha lasciato quel mix di nostalgia e felicità che si prova dopo intensi giorni di lavoro insieme»

Staffolo – La visita di diversi ospiti e amici ha reso l’agenda della #BMStaffolo parecchio fitta nelle ultime settimane. Da tempo era in programma per il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, il concertoMusic from the United States, eseguito insieme al quintetto American Friends of Brass e diretto dalla Maestra Joan Haaland Paddock e dal Maestro Samuele Faini.

Joan, arrivata a Staffolo nella seconda metà di maggio, ha potuto dirigere il gruppo bandistico per diverse prove settimanali e lo ha fatto con umanità, umiltà e con una gioia sincera e contagiosa. Lei che – trombettista professionista e insegnante di musica presso la Linfield University a McMinnville (Oregon) – di esperienza e di competenza ne ha da vendere, si è messa in gioco e, non lasciandosi spaventare dalla barriera linguistica, ha diretto una banda non professionale facendole esplorare generi musicali e metodi di conduzione diversi da quelli a cui essa è abituata. 

La sua venuta in Italia ha dunque rappresentato l’occasione perfetta per organizzare in quei giorni, sempre a Staffolo, il secondo meeting de A new digital musical culture for the postcovid-19 reality. Il progetto – sviluppato da quattro enti musicali europei, che sono il Cim Benimaclet (Spagna), la Smro Obidense (Portogallo), la Apsam (Belgio), la BMStaffolo (Italia) – mira ad indagare gli effetti della pandemia di Covid-19 sulle realtà musicali dei Paesi di adesione e a sviluppare una nuova cultura musicale che tenga conto dell’inclusione di genere, della digitalizzazione e dell’innovazione dei metodi educativi.

I responsabili del progetto hanno accolto a Staffolo la vicepresidente e la nuova direttrice della banda di Óbidos (borgo medievale nel distretto di Leiria, nell’Estremadura), due insegnanti della scuola di musica di Benimaclet (distretto di Valencia) e due della Apsam di Montzen (villaggio nel comune di Plombières, in provincia di Liegi), giunti in Italia con i propri strumenti musicali per sviluppare il progetto – dopo un primo incontro tenutosi a Valencia nell’ottobre scorso – e per suonare tutti insieme.  

Il primo giugno è stato dedicato interamente al viaggio e alle prove generali per il concerto del giorno dopo. Il due giugno, invece, c’è stata la visita alla scuola di musica insieme ai maestri dei corsi di orientamento musicale (Mattia Zepponi, Alice Bastari e Paride Fiorani) durante la quale, con un interessante scambio culturale, si è sviluppato il confronto sui diversi ordini scolastici nei rispettivi Paesi e sul posto e il ruolo che l’insegnamento musicale ricopre in ciascuno di essi.

Quindi il trasferimento nella piazza comunale e presso il monumento dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi per la celebrazione ufficiale della Festa della Repubblica – alla presenza delle autorità, dei cittadini e delle associazioni –, alla quale è seguito un pranzo comunitario e poi il concerto serale.

Il 3 giugno è stato il vero meeting day: nella sala del Consiglio comunale, accolti dal sindaco Sauro Ragni, riunione per far conoscere agli altri referenti del progetto Erasmus la realtà storica staffolana e la sua tradizione musicale e per discutere sugli avanzamenti del progetto. Nella fattispecie, si è fatto il punto sullo studio sociologico che condurranno intorno alle realtà musicali nell’era post-covid mediante un questionario che sarà diffuso in tutti e quattro i Paesi e sul regolamento del contest internazionale di composizione musicale rivolto a sole Maestre che, molto probabilmente, verrà gestito dalla sede spagnola.

«Ci siamo confrontati su tutte le questioni, approfittando di una vicinanza fisica di cui non possiamo disporre abitualmente. Abbiamo ascoltato senza pregiudizio il pensiero degli altri ed esposto il nostro in maniera altrettanto franca, consapevoli che solo un vero scambio di idee può portare a risultati brillanti e di qualità».

«Abbiamo profuso le nostre energie affinché la permanenza a Staffolo dei nostri amici fosse la più confortevole possibile (ammettiamo che il verdicchio e la buona cucina in questo ci hanno aiutato!), ma anche coerente e in linea con i principi del progetto. Abbiamo supportato l’inclusione di genere, ospitando una direttrice e musicista americana che ci ha illuminato sulle tecniche di riscaldamento e di conduzione musicale da lei utilizzate, abbiamo fatto sì che il concerto del 2 giugno fosse ripreso e registrato in maniera professionale così che, in linea con i nuovi principi europei di digitizzazione e digitalizzazione, esso possa essere caricato nel nostro canale Youtube, abbiamo descritto i nostri metodi di insegnamento, nella piena coscienza che questi siano ancora piuttosto tradizionali e analogici e richiedano maggiori investimenti e aggiornamenti da parte nostra».

«Abbiamo suonato, ci siamo divertite, abbiamo conosciuto culture differenti dalla nostra e ogni difficoltà è stata superata nel nome della musica e dell’amicizia – raccontano Giorgia e Vanessa componenti della #BMStaffoloda sole, però, non ce l’avremmo mai fatta. Ci teniamo dunque a ringraziare Damiano Cerioni e Simona Bastari, per l’aiuto nell’organizzazione di queste giornate così intense, Mirko Donninelli, per aver accompagnato i nostri amici americani sia prima che durante il concerto, la presidente Monia Marchegiani e tutto il comitato della #BMStaffolo, per essersi adoperati ai fornelli e per aver assecondato ogni nostra esigenza». 

«Grazie, infine, ai nostri ospiti Joan, Mark, John, Tom, Tyler, Sandra, Joana, Luz, Fernando, Benjamin e Jean-Marie. Al tenore Massimiliano Luciani,al Corpo bandistico e all’Amministrazione comunale di Petriolo, per aver ospitato “Gli Amici Americani degli Ottoni” che hanno eseguito un concerto nella piazza principale di Petriolo».

Prossimo appuntamento, in Portogallo.

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