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Cronaca

VERTENZA ELICA Incontro sindacati – azienda, posizioni ancora distanti

Presidio dei lavoratori davanti a Palazzo Leopardi, l’a.d. di Elica Cocci: «Piano doloroso ma inevitabile»

FABRIANO, 8 aprile 2021 – Incontro nel pomeriggio di oggi in Regione tra Elica e sigle sindacali, con azienda e sindacati ancora distanti, ognuno sulle loro posizioni.

Prima del faccia del faccia presidio dei lavoratori davanti a palazzo Leopardi.

Al tavolo presenti il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e gli assessori Stefano Aguzzi, Mirco Carloni e Giorgia Latini.

Un momento dell’incontro di oggi pomeriggio

«La difesa del territorio è l’obiettivo che vogliamo raggiungere – ha commentato il presidente Acquaroli – in questa vertenza e come missione del governo regionale. Il patrimonio di lavoro, conoscenze e di imprenditorialità che abbiamo acquisito negli anni va difeso perché questo è uno dei più grandi problemi che le Marche hanno, insieme alla ricostruzione e al Covid. Metteremo in campo tutte le risorse che abbiamo, in termini di conoscenze, di relazioni istituzionali e finanziarie per cercare di risolvere questa difficile situazione».

Incontro che arriva dopo giorni di tensione e preoccupazione a seguito del piano industriale 2021/2023 presentato dalla multinazionale che porterà a una riduzione dei volumi produttivi (da 1.400.000 a meno di 400.000), chiusura di reparti a Mergo, la chiusura dello stabilimento di Cerreto D’Esi, trasferimento di linee produttive in Polonia e 409 (su 560) esuberi nei due stabilimenti interessati.

Sindacati ancora abbottonati nel commentare il reale peso dell’incontro, ma a margine dello stesso è stata ribadita la necessità di ritirare il piano presentato da Elica. Una linea ripetuta già pochi minuti dopo la comunicazione della multinazionale (31 marzo) di voler procedere alla ristrutturare dell’organizzazione aziendale del ramo cooking italiano.

Altrettanto deciso, però, il punto mantenuto da Elica, che attraverso il neo amministratore delegato Giulio Cocci ha commentato la necessità di un nuovo piano industriale come «purtroppo dolorosa, ma assolutamente necessaria per salvaguardare il futuro e la stabilità del gruppo».

I lavoratori Elica di Cerreto d’Esi

«C’è una distanza significativa tra la parte aziendale e sindacale. L’azienda  – ha commentato l’assessore Aguzzi – ha posto in discussione, con fermezza, un ridimensionamento fortissimo per intavolare una trattativa serena e per raggiungere un accordo tra le parti. Ora gli incontri proseguiranno unilateralmente, per capire se c’è effettivamente la possibilità di una sintesi. Non escludo anche di portare la discussione su un tavolo nazionale».

«La perdita di competitività nel settore B2B, il fatto che i nostri competitors abbiano già delocalizzato le produzioni, l’insostenibile perdita di profittabilità nell’area Cooking Italia, rendono questo piano seppur doloroso, inevitabile. L’alternativa – ha dichiarato Giulio Cocci – è aggiungere anche il nostro nome tra quelle società del Fabrianese che in passato erano aziende e oggi, se non sono fallite, si sono trasformate in piccoli stabilimenti ristrutturati di qualche gruppo straniero. Non è il futuro che vogliamo per Elica».

(Redazione)

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