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CHIARAVALLE David Campana restaura il murale per il mitico nonno Argo

Il maestro di calcio e di vita scomparso 10 anni fa ritratto dal celebre nipote, artista cult della street art. L’opera rimessa a nuovo al Campo dei Pini

CHIARAVALLE, 13 agosto 2020Il Campo dei Pini era la sua casa e lì, su quel terreno polveroso e duro, solo negli ultimi lustri ricoperto di erba sintetica, Argo Campana ha insegnato il calcio e la vita ad alcune generazioni di chiaravallesi.

Argo era un maestro, un secondo padre e ha fatto giocare e innamorare del pallone tanti ragazzi. E’ morto 10 anni fa, il 13 agosto 2010 e sembra che la data sia stata scelta appositamente dal nipote David Campana per rimettere a nuovo il bellissimo murale che proprio David aveva creato al Campo dei Pini e che il tempo e le intemperie avevano scolorito e rovinato.

Come si presentava il murale prima del restauro di oggi

Proprio il 13 agosto, a dieci anni dalla scomparsa del nonno Argo, il giovane artista di Chiaravalle, che è divenuto un’icona nel campo della street art, ha concluso l’opera di restauro e il murale al Campo dei Pini è tornato come nuovo: il volto sereno e maturo di Argo è rivolto a scrutare con minuziosa attenzione i suoi “scarabocchi” della Biagio Nazzaro, come il maestro chiamava simpaticamente i suo allievi. «Abbiamo finito alle 2 di notte perché col caldo torrido del giorno era impossibile lavorare – dice David Campana, in arte “Panic” – ma ci sembrava bello concludere il lavoro proprio il 13 agosto, a 10 anni esatti di distanza dalla scomparsa di nonno Argo che per tanti giovani e tante famiglie è stato un punto di riferimento».

David Campana e un suo collaboratore al lavoro

Anche Stefano Tanfani, dirigente della Biagio, sottolinea la preziosa opera di David Campana e i meriti di Argo nel crescere i giovani. Per lui la Biagio era tutto, il Campo dei Pini una seconda casa, se non la prima. Nessuno ha fatto più di Argo Campana per il calcio chiaravallese tanto che gli avevano conferito la cittadinanza benemerita di Chiaravalle. Per la Biagio ha fatto tutto: il calciatore, l’allenatore, il tifoso, il segretario, prima dell’arrivo dell’impareggiabile Aldo Mosca con cui formò un sodalizio molto efficace e anche il massaggiatore e il magazziniere. “Per far felice un bambino bastano un pallone e un maestro che si ricordi di essere stato bambino”, recita un aforisma. Argo era quel maestro che non si è mai dimenticato di essere stato un bambino.

Gianluca Fenucci

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