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Cronaca

FABRIANO Indelfab, crisi drammatica: «Fatti concreti per la collettività»

Fallimento Indelfab: «Servono fatti ed atti concreti nell’interesse delle collettività montane»

 

FABRIANO, 10 dicembre 2020 – Si è concluso da poco l’incontro in videoconferenza con le sottosegretarie del ministero Alessia Morani e Alessandra Todde.

Attorno al tavolo virtuale la discussione ha messo al centro delle attenzioni tutte le azioni possibili per garantire i 12 mesi di CIG per cessazione di attività, che «Oltre a dare sostegno alle persone – spiegano Fim, Fiom e Uilm di Marche ed Umbria –  costituiscono un elemento fondamentale anche perandare a discutere di ogni ipotesi di reindustrializzazione».

Al termine dell’incontro netta la presa di posizione delle organizzazioni sindacali, che hanno ribadito il peso drammatico di una crisi industriale che va avanti da oltre un decennio, possibile causa di un nuovo e vertiginoso aumento del numero dei disoccupati. 

Aree appenniniche al centro dell’interesse di Fim, Fiom e Uilm, che hanno richiesto il massimo impegno a tutti i livelli aggiungendo la necessità di veder concretizzati tutti i progetti in un confronto costante e coerente con gli impegni fin quipresi con le lavoratrici ed i lavoratori. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”282404″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

I passi di ieri

Durante l’incontro di ieri con i curatori fallimentari la necessaria tutela dei quasi 600 lavoratori di Indelfab tra Marche ed Umbria, con le sigle sindacali a rilanciare la necessità di uno sforzo massimo da parte del Ministero del Lavoro per trovare soluzioni a loro sostegno.

Sempre durante l’incontro di ieri la conferma della convocazione per il prossimo 15 dicembre di un incontro per discurere degli ammortizzatori sociali ed individuare le strade affinché non vengano generati costi aggiuntivi a tutela dei creditori ed allontanare così il più possibile il momento dei licenziamenti.

(Redazione)

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