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IMPRESE Confartigianato: «Servono misure straordinarie»

Il Presidente di Confartigianato Marche Giuseppe Mazzarella incontra il Presidente della Regione Acquaroli

L’incontro tra Giuseppe Mazzarella e il presidente della Regione, Francesco Acquaroli: confronto sul sostegno alle aziende del territorio

ANCONA, 15 dicembre 2020 – È fondamentale dare nell’immediato una risposta alle esigenze drammatiche che i nostri imprenditori stanno vivendo e in prospettiva iniziare a disegnare un quadro di interventi per una rapida ripartenza una volta conclusa la fase dell’emergenza sanitaria.

In 10 anni le Marche hanno perso più di 8.000 imprese artigiane. In un quadro già fortemente critico si è abbattuta la pandemia che ha accentuato tutti i segni negativi: – 1.860 nuovi progetti imprenditoriali da marzo ad ottobre (- 32,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), calo di occupati, pil, export. Presentando uno studio sugli effetti della pandemia per il nostro tessuto produttivo, realizzato dall’ufficio studi di Confartigianato, il presidente regionale Giuseppe Mazzarella ha incontrato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il vice presidente e assessore alle attività economiche, Mirco Carloni, l’assessore al bilancio e alla ricostruzione, Guido Castelli.

Giuseppe Mazzarella Confartigianato Marche

Giuseppe Mazzarella, presidente regionale Confartigianato Marche

Collegati in videoconferenza il segretario generale di Confartigianato Marche, Giorgio Cippitelli, i vertici delle associazioni territoriali, gli imprenditori. Un incontro voluto proprio per avviare un confronto con il nuovo governo regionale e presentare proposte concrete con misure di sostegno alla liquidità delle aziende, del territorio, del turismo, dell’internazionalizzazione, del Made in Italy. Tra i temi affrontati la ricostruzione post-sisma, le infrastrutture, il lavoro, la ricerca e l’innovazione tecnologica.  L’economia della Regione Marche e quella internazionale stanno subendo e subiranno un durissimo contraccolpo: le previsioni a livello europeo sono preoccupanti e ancor più quelle per il nostro Paese e la nostra regione: l’ufficio studi di Confartigianato su dati Svimez stima per quest’anno il pil regionale al -10,6%.

Nella nostra regione, poi, ha ribadito il presidente di Confartigianato Marche ,Giuseppe Mazzarella, il blocco o la sostanziale riduzione delle attività economiche e produttive, adottato a livello nazionale per contrastare e contenere la diffusione del virus, può avere un effetto ancor più negativo.

Non dimentichiamo infatti, ribadisce il segretario generale di Confartigianato, Giorgio Cippitelli, che il tessuto economico marchigiano è caratterizzato da imprenditoria diffusa (su 126.403 imprese attive delle Marche ben 119.325 hanno meno di 10 addetti, il 94,4% che danno lavoro a più della metà – il 52% a fronte di un 44,5% in Italia – degli addetti in tutte le imprese attive regionali.

Molte di queste imprese, inoltre, appartengono a settori orientati all’export (nelle Marche export – 13, 2% nei primi nove mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a fronte di un dato nazionale del -12,5%) che, insieme a quelle del turismo “multidisciplinare” e ad esso collegate, possono questa volta subire una battuta d’arresto con conseguenze drammatiche per la tenuta economica, per la coesione sociale e per la qualità della vita dei nostri territori.

Un altro dato che fa riflettere: mentre nel nostro Paese il credito alle piccole imprese è in crescita, le Marche sono al 18° posto con una variazione tra giugno 2019 e lo stesso periodo di quest’anno dello 0,4%. Le risposte devono essere forti e tempestive come mai è avvenuto sin qui. La precedente crisi, ha concluso il presidente Mazzarella, si è dispiegata in un arco di tempo pluriennale mentre quella attuale si concreta in un tempo ristrettissimo: le imprese hanno necessità di interventi rapidi, immediati e proporzionati alle perdite.

Mirco Carloni, vice presidente della Giunta regionale

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e il vicepresidente, Mirco Carloni, hanno rimarcato l’importanza dell’innovazione digitale e un cambio di passo tra le imprese.

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