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Cronaca

L’INTERVISTA Stretta sui controlli, Massimo Bacci: «Ci vuole responsabilità»

Il primo cittadino di Jesi si è concesso una breve passeggiata dopo la guarigione dal Covid: «Ora aspettiamo l’efficacia delle misure restrittive»

JESI, 5 marzo 2021Allerta massima in città: sono 1.136 le persone in quarantena, di cui 483 positive al virus, secondo i dati forniti dalla Regione Marche. Il sindaco Massimo Bacci, guarito dal covid, (motivo in più per festeggiare oggi ìl suo 61mo compleanno) fotografa la situazione attuale.

L’ospedale “Carlo Urbani” è ancora sotto pressione

Durante l’isolamento ha continuato a lavorare e una volta guarito si è concesso una breve passeggiata.

«Non so come posso aver contratto il virus – spiega – la mia attenzione è stata massima e nella mia famiglia nessun altro è risultato positivo. Questo ci dice che le varianti del virus si diffondono con estrema facilità: in questa fase la coscienza delle persone è fondamentale».

Migliora anche il focolaio che aveva interessato il Comune di Jesi: «E’ stato fortunatamente circoscritto, ringrazio i dirigenti e i responsabili per l’ottimo lavoro svolto».

L’attenzione è massima verso l’ospedale “Carlo Urbani“.

«E’ in sofferenza: il numero di persone ricoverate è altissimo e nonostante l’abnegazione dei sanitari siamo di fronte a una situazione oggettiva di difficoltà. Per vedere miglioramenti dovremo aspettare l’efficacia della misure restrittive». Con la zona rossa prorogata dal governatore Francesco Acquaroli sino al 14 marzo.

Come annunciato c’è stata una stretta sui controlli.

«Con meno persone in giro le forze dell’ordine possono effettuare controlli in maniera più semplice: Jesi, come Ancona, nella prima e seconda ondata erano state relativamente interessate. L’immunità di gregge nella nostra zona non c’è, mentre è risultata più “protetta” quella del Pesarese che aveva sofferto maggiormente lo scorso anno».

Il Polisportivo Cardinaletti

Restano aperti alcuni impianti sportivi, con la possibilità di fare allenamenti come accade al Polisportivo Cardinaletti.

«L’assessore si è confrontato con le società per sollecitare la prevenzione: a questo punto è una questione di coscienza, di responsabilità».

Fermo restando, come già ricordato, che ragazze e ragazzi frequentanti le classi già in quarantena non possono partecipare alle sedute di allenamento e tantomeno allontanarsi da casa.

Per quanto riguarda i vaccini, presto ci si sposterà dal bocciodromo in altro luogo.

Gli impianti sportivi di via Zannoni

«Nel momento in cui chi ha già fatto la prima dose dovrà fare il richiamo e subentreranno altre fasce di popolazione, la macchina si sposterà in via Zannoni».

Eleonora Dottori

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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