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Cronaca

Jesi Pronto soccorso, arrivano i “rinforzi”

L’Ast Ancona conferirà 3 incarichi di collaborazione a giovani medici specializzandi in medicina di emergenza-urgenza o equipollenti, per un totale di 36 ore settimanali

Jesi – La necessità di diminuire il ricorso a professionisti esterni, cioè i medici delle cooperative, per sopperire alle carenze del personale sanitario, soprattutto nell’ambito delle emergenze del pronto soccorso e in particolare nel periodo estivo, in cui è richiesta una maggiore turnazione per consentire lo svolgimento delle ferie, l’Ast Ancona ha indetto una manifestazione d’interesse per il conferimento di incarichi di collaborazione coordinata e continuativa.

La selezione è rivolta ai giovani specializzandi in medicina di emergenza-urgenza ed equipollenti e permetterà di individuare tre nuovi medici da inserire nelle funzionalità del pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” con contratto part time, per un totale di 36 ore settimanali, 8 ore ciascuno.

Si tratterà, quindi, di un supporto modesto, pari al lavoro a tempo pieno di una sola unità, ma servirà a sopperire, almeno in parte, alla forte carenza di personale del pronto soccorso e ad operare un risparmio di risorse rispetto al costo più elevato dei medici provenienti dalle cooperative.

Trattandosi di specializzandi, quindi con poca esperienza, a loro potrebbero essere affidati i codici bianchi e i casi di quei pazienti che approfittano dell’escamotage del pronto soccorso per effettuare controlli o esami che altrimenti richiederebbero lunghe liste di attesa, una pratica diffusa tra l’utenza.

Poche settimane fa proprio il referente dei diritti del Tribunale del malato, Pasquale Liguori, in vista del periodo estivo, segnalava la necessità di porre rimedio alla carenza del personale del pronto soccorso, ma anche di trovare delle strategie nuove per limitare il numero di accessi impropri.

«Resta la mancanza di ben 7 medici – aveva sottolineato Liguori -. Ma i dati ci indicano che, su 33mila accessi all’anno, il 70% degli utenti ha dei codici verdi o bianchi. Questo significa che si verificano molti accessi impropri che potrebbero essere gestiti dal medico di base o dalla guardia medica».

Citando alcune casistiche presentate dagli utenti, come «insonnia e inappetenza, eritemia su braccia e gambe che dura da un annoesami ematici di controllo prescritti dal medico di base che ha consigliato l’utente di andare al pronto soccorso, dolore e limitazione a deambulare da 20 giorni».

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