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Cronaca

JESI Lizzie la gatta, l’hanno uccisa sparandole con un’arma ad aria compressa

Aveva 4 anni e mezzo, giocherellona e affezionatissima alla sua famiglia, rinvenuta in un campo vicino casa priva di vita: denuncia ai Carabinieri

JESI, 5 settembre 2021 – Un pallino sparato da un’arma ad aria compressa che le ha attraversato il corpicino dal fianco destro per fuoriuscire all’altezza della zampa sinistra. Un pallino che nella sua corsa assassina ha perforato organi vitali non lasciandole scampo.

Lizzie

E’ morta così, verosimilmente all’istante, la gatta Lizzie, 4 anni e mezzo, gettando nel dolore e nello sconcerto frammisto a rabbia, la famiglia con la quale il felino amorevolmente viveva.

«E’ stata mia figlia a ritrovarla, nelle prime ore di venerdì pomeriggio scorso, 3 settembre, in un campo adiacente alla nostra abitazione, in zona Colle Paradiso: Lizzie aveva ancora gli occhi spalancati. Mia figlia mi ha subito telefonato, in lacrime, e sono accorsa sul posto. Poi non ho potuto far altro che avvolgere Lizzie in un telo e portare la carcassa dal veterinario, Claudio Roccetti, per capire quali fossero le cause del decesso».

Il sangue rappreso nel foro d’entrata

Una chiazza di sangue rappreso sul manto bianco, marrone e nero, ma lontano dall’immaginare la crudele realtà di quella morte.

«Non la vedevamo da giovedì sera, lei non si allontanava mai troppo, viveva con noi in casa e aveva la cuccia nel giardino, gironzolava nei pressi e spesso si soffermava a giocherellare con il cane, un corso, di un nostro vicino. Bisognava vederli tutti e due: Lizzie si sdraiava su di lui e stavano insieme così».

E, poi, Lizzie sapeva perfettamente quando la famiglia rientrava a casa dal lavoro ed era ogni volta lì, ad attendere: «Ci aspettava sempre davanti al cancello».

Troppe ore senza che si facesse viva. Di qui il sospetto che potesse esserle accaduto qualcosa, la ricerca e la macabra scoperta.

Nella zampetta il foro d’uscita

«Un gesto gravissimo, chiunque ne sia stato l’artefice e non voglio dire di più su quello che auguro a chi ha premuto quel grilletto».

Ieri la denuncia ai Carabinieri.

Neanche gli dei possono nulla contro la stupidità – e la crudeltà – umana. (Friedrich Schiller) 

Pino Nardella

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