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Jesi “Il volo di Venere”: l’esposizione di Stroli ispirata ai miti greci

Nei locali della galleria FEU! Lab, in Viale Trieste 13, da oggi al 22 aprile, con apertura pomeridiana tutti i giorni, dalle 17.30 alle 20, dedicata alla scrittrice, poetessa e performer Gabriella Cinti

Jesi, 15 aprile 2023 – Torna a esporre a Jesi, dopo quattro anni, Lino Stronati, in arte Stroli, con una nuova produzione nata da suggestioni sui miti greci e sugli dei condivise con la scrittrice, poetessa e performer Gabriella Cinti cui la mostra è dedicata.

È Il volo di Venere, questo il titolo dell’iniziativa ospitata nei locali della galleria FEU! Lab, in Viale Trieste 13, che riporta Stroli nella nostra città, da oggi al 22 aprile, con apertura pomeridiana tutti i giorni, dalle 17.30 alle 20.

Il volo di Venere è la promessa, già dal titolo, di una nuova avventura a bordo degli ormai famosi uomini-uccello che l’artista lascia librare in voli di denuncia e, come in questa produzione, di speranza, sopra il terreo mare, e dolorante, delle miserie umane.

E come dei, dunque liberi dalle umane e fallaci architetture morali, dalle incoerenze e dal benessere di parte, di piccolissima parte, gli uomini – uccello spiccano il volo senza fatica nella leggerezza ascensionale di un’etica davvero comune, richiamando nella natura, e nell’uomo in essa compreso, la consapevolezza d’esserne parte, esclusi dagli accidenti del tutto ma responsabili della salute propria e del prossimo quotidiano, nelle scelte e nei propri comportamenti, nell’estensione di una sostenibilità che si allontani dall’antropocentrismo per approdare a un nuovo passo, forse non ancora sospeso nell’aria (la natura ci tiene a sé) ma che produca tracce più delicate, e leggere, e accoglienti nel nostro eco-sistema.

Stroli, alias Lino Stronati

In questo, Stroli ha una capacità quasi divina, potente e fuori da ogni schema, di sorprenderci e di accompagnarci al tempo stesso, uomini e dei, per un attimo in volo, anche noi, a traguardare mappe sconosciute fuori dalla grotta delle nostre tranquille certezze.

Nel ciclo “Il volo di Venere” l’artista aggiunge alle note caratterizzanti della sua produzione una particolare scelta tricromatica. Tutte le nuove opere, infatti, sono realizzate con i colori blu cobalto, rosso strada e giallo cromo, in un mix che spinge potentemente tra terra e cielo i soggetti di Stroli, e noi, tanto da sollecitare in Fabio Ciceroni, noto critico d’arte questo scritto:

«Sgorga così dal profondo magma della sua natura creativa l’antico fiotto dell’utopia, che avevamo intravisto prepotente sin dalle sue prime prove. Di una tale cogenza si può fare una liberante scoperta entrando nelle opere di questa mostra. Essa si apre per distendersi sull’apparizione quasi estatica di un futuro svelato, finalmente affrancato nel suo finale da un insperato azzurro…».

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