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MAIOLATI S. Discarica: l’ex sindaco Domizioli difende e rilancia le sue scelte

«Il progetto per l’ultimo ampliamento della “Cornacchia” fu approvato da tutti gli organi competenti»

MAIOLATI SPONTINI, 7 ottobre 2020 – Come previsto, la sentenza del Consiglio di Stato che ha nei fatti dichiarato illegittimo l’ultimo ampliamento della discarica “Cornacchia”, accogliendo il ricorso dei comuni di Castelbellino e Monte Roberto e recependo le istanze dei comitati per il controllo della discarica, riaccende il dibattito politico.

Soddisfazione è stata espressa da sindaco di Castelbellino, Andrea Cesaroni, che si è anche chiesto: «Chi ripagherà i cittadini che si sono dovuti sorbire due anni di abbancamenti illegittimi?».

Anche la lista “Insieme per Monte Roberto”, che sosteneva l’ex sindaco Giampaoletti, ha lanciato il suo pensiero tramite social.

«Questa è una grande vittoria dell’allora sindaco Gabriele Giampaoletti e della sua Giunta».

Umberto Domizioli

Tirato in ballo da più parti, più o meno direttamente, Umberto Domizioli, Sindaco di Maiolati Spontini dal 2014 al 2019, non si sottrae al confronto.

«Innanzi tutto bisogna ribadire che il Comune di Maiolati Spontini, proprietario dell’impianto, ha presentato nell’anno 2016 le due varianti che hanno prolungato l’attività della discarica, come era suo diritto e dovere, per tutelare in modo legittimo un suo patrimonio – spiega Domizioli -. In particolare l’obiettivo dell’Amministrazione in carica negli anni dal 2014 al 2019 era quello di completare, con le ultime risorse che ne sarebbero derivate, il progetto del polo scolastico, intervento essenziale e non rinviabile alla luce dello stato delle strutture esistenti».

«I lavori in corso e quelli in procinto di essere iniziati, grazie anche alla volontà dell’Amministrazione attuale di completare il progetto, non può che renderci orgogliosi per aver dato alla comunità questa importante struttura che metterà in sicurezza l’attività scolastica dei ragazzi maiolatesi e del territorio per i prossimi decenni».

L’ex Sindaco, si toglie qualche sassolino dalla scarpa anche nei confronti dei Comuni limitrofi.

«La soddisfazione di essere vicini all’obiettivo deve essere anche del territorio visto che la nuova scuola ha permesso di aiutare, nel precedente anno scolastico, a risolvere un problema proprio ai Comuni che si erano opposti alla richiesta del Comune di Maiolati Spontini. Sono diverse le opere realizzate con i proventi derivati dei rifiuti urbani e speciali come la biblioteca recuperata in un’area totalmente in degrado, i campi sportivi, la piscina, la scuola dell’infanzia. Tutto questo è a disposizione del territorio circostante il Comune di Maiolati Spontini, basta che gli amministratori attualmente in carica (tutti non solo quelli di Maiolati) lo vogliano».

Sull’iter utilizzato per l’ultimo ampliamento, Domizioli non ha dubbi.

«L’Amministrazione non ha fatto altro che cercare di completare questo percorso presentando un progetto che ha visto l’approvazione della Provincia, della Regione con specifico parere, di tutti gli organi competenti ( Asur compresa) e infine dal Tar delle Marche».

Da parte di Umberto Domizioli non manca in ultimo una stoccata verso la Regione sul tema dei rifiuti speciali.

«Che fine ha fatto la gestione dei rifiuti speciali della Regione Marche? La politica, che ha come suo compito principale la risoluzione dei problemi della gente, anche quelli spinosi e impopolari come può essere il trattamento dei rifiuti, è ora che si occupi anche di questi. Il Piano Regionale Gestione Rifiuti, approvato nel 2015, prospettava uno scenario, relativo all’anno 2020, che prevedeva una produzione annua per la regione Marche di circa 7,8 milioni di tonnellate di rifiuti speciali di cui 380.000 (circa il 5%) da smaltire in discarica come quantitativo residuo dopo tutte le azioni di riciclo e recupero. Ora mentre i rifiuti urbani sono giustamente oggetto di pianificazione, di attenzione e dibattiti vari soprattutto per quanto riguarda l’impiantistica e l’autosufficienza di ogni ambito territoriale, gli altri sono scomparsi da ogni discussione politica come se non esistessero. Tutto ciò è molto grave perché si mette in difficoltà tutto un settore produttivo e commerciale che, se va bene, si fa carico di oneri per lo smaltimento difficilmente sostenibili, se va male si avvale di canali illegittimi causando spesso danni all’ambiente e alla salute della gente».

Marco Pigliapoco

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