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Ancona Grave incidente sul lavoro: reimpiantato pollice a un uomo  

La Chirurgia ricostruttiva e della mano dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche ha portato a termine l’impresa ripristinando la vascolarizzazione del moncone subamputato oltrechè la ricostruzione dei nervi digitali

 Ancona – La Sod, Stuttura organizzativa dipartimentale, di Chirurgia ricostruttiva e Chirurgia della mano dell’ospedale regionale di Torrette non si ferma mai e nella notte tra sabato 9 e domenica 10 marzo ha dimostrato energie e competenza per salvare dall’amputazione il pollice di un uomo di 48 anni, essenziale per la sua attività lavorativa. 

L’allerta è scattata intorno alle 17 del sabato, quando il paziente si è presentato al pronto soccorso di Atri (Te), dopo essersi provocato una sub – amputazione del pollice con una forbice elettrica

La situazione è apparsa subito urgente e meritevole di valutazione iperspecialistica; pertanto, i medici di Atri hanno messo in atto il Pdta inter-regionale che prevede la centralizzazione dei traumi complessi di arto superiore presso l’ospedale di Torrette, sede dell’hub di chirurgia traumatica della mano e dell’arto superiore della regione Marche. 

All’arrivo il paziente è stato prontamente portato in sala operatoria dove i due chirurghi reperibili dell’equipe diretta dal prof. Michele Riccio, la dott.ssa Olimpia Mani e il dott. Alexander Dietrich Neuendorf, insieme al personale infermieristico altamente specializzato, erano già li presenti, pronti ad accoglierlo.

Dopo 5 ore di lavoro intenso, grazie alle competenze microchirurgiche di tutta l’equipe e alla preziosa strumentazione in dotazione del Dipartimento, necessaria e indispensabile in un Centro di Riferimento Regionale per tale patologia, l’impresa è stata portata a termine ripristinando la vascolarizzazione del moncone subamputato, oltrechè la ricostruzione dei nervi digitali. 

Il paziente è tornato in camera alle prime luci dell’alba, sollevato di avere ancora con sé quel pollice vitale e trofico.  

La rete regionale per il trattamento dei traumi della mano e arto superiore si è dimostrata ancora una volta imprescindibile ed essenziale per un Sistema Sanitario di eccellenza che voglia continuare a garantire l’accesso alle migliori cure iper-specialistiche disponibili sul territorio.

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