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ANCONA Villa Igea festeggia oggi 60 anni di attività

Ora lo sguardo al futuro con «l’obiettivo di rendere l’esperienza del paziente migliore possibile», dichiara l’ad Antonio Petruzzi

ANCONA, 21 maggio – Un compleanno speciale, quello della casa di cura di Villa Igea che, inaugurata il 21 maggio del lontano 1961, festeggia oggi 60 anni di attività e per l’occasione annuncia novità sul restyling degli spazi e nei servizi.

La struttura sceglie di celebrare l’anniversario offrendo, dal 14 al 18 giugno e con obbligo di prenotazione dal 24 maggio, visite gratuite alla cittadinanza. Posti limitati.

La struttura sanitaria polispecialistica privata di via Maggini, convenzionata con il Sistema sanitario nazionale, fa parte del gruppo ospedaliero Abano di Labor SpA. Dotata di 124 posti letto, nove unità operative6 sale chirurgiche polifunzionali, Villa Igea è riferimento per il centro Italia in ambito urologico, chirurgico ortopedico e diagnostico. Attualmente vi lavorano 198 dipendenti: 23 medici, 133 figure sanitarie, 35 amministrativi, 2 direttori amministrati, 4 membri del Consiglio d’amministrazione e l’Amministratore delegato.

«Villa Igea – spiega Antonio Petruzzi, ad di Labor SpA – è una struttura strategica per il nostro gruppo, sia per l’ottimo profilo di offerta delle specialità presenti sia per le tecnologie che abbiamo acquisito in ambito chirurgico e radiologico ed anche per le professionalità che vi operano. Negli ultimi due anni registra una forte crescita l’attività per il piede diabetico con un percorso ad hoc pensato per questa tipologia di paziente. Facciamo numeri importanti per la robotica utilizzata in chirurgia generale, urologia e in ortopedia».

Antonio Petruzzi

In arrivo ci sono anche novità per il restyling degli spazi e nuovi servizi. 


«Dopo l’acquisizione di Villa Igea da parte del nostro gruppo nel 2014 – continua Petruzzi – abbiamo impresso un forte cambiamento organizzativo in ambito sanitario. Ora è arrivato il momento di pensare a una riqualificazione di alcuni spazi, in primis l’area dedicata all’accoglienza, che ristruttureremo. Stiamo anche lavorando sul fronte dell’informatizzazione per offrire al paziente e al medico di base la possibilità di consultare gli esami radiologici da remoto, senza dover venire a ritirarli in struttura, e all’attivazione delle prenotazioni online. Inoltre, abbiamo introdotto la cartella clinica elettronica. L’obiettivo è ultimare tutto questo pacchetto di digitalizzazione al fine di rendere l’esperienza del paziente migliore possibile, facilitare l’accesso alle cure ed evitare inutili accessi in struttura».

Open day con visite gratuite

Dal 14 al 18 giugno le iniziative dedicate alla popolazione: visite gratuite di oculistica, chirurgia generale (colecisti ed ernie), otorinolaringoiatria, ortopedia, urologia, valutazione nutrizionale. E’ obbligatoria la prenotazione, a partire da lunedì 24 maggio, al numero 071 994 77 77 e tramite mail [email protected] nella quale indicare il numero di telefono per essere contattati.

«Con questa iniziativa – conclude Petruzzi – desideriamo offrire alla cittadinanza un’opportunità di entrare in contatto con i nostri professionisti e la possibilità di consulti gratuiti».

La storia, il racconto del professor Ugo Salvolini

La tradizione di cura di Villa Igea affonda le sue radici nel territorio anconetano. Ripercorre le tappe più significative della vita della struttura il professor Ugo Salvolini, radiologo e luminare di fama internazionale, figlio di Ubaldo Salvolini, anch’egli radiologo e primo amministratore unico di Villa Igea.

Ugo Salvolini

«L’idea di realizzare una casa di cura – spiega il professorenacque fra colleghi desiderosi di collaborare professionalmente in una struttura che consentisse libertà di azione».

La struttura è stata fondata il 3 agosto 1957 dai medici generici Bruno Parenti e Antonio Lupini, dall’ortopedico Mario Belgrano, dall’otorinolaringoiatra Traiano Rovinelli, dagli ostetrici e ginecologi Mario David e Amato Pallucchini, dal radiologo Ubaldo Salvolini, che ne divenne l’amministratore unico. Successivamente si ritirò Rovinelli e si unirono altri medici. Villa Igea prese forma nel periodo del secondo dopoguerra, caratterizzato da una forte crescita economica, tecnologica e demografica.

La sede

 «In un primo tempo – racconta il professoremio padreUbaldo Salvolini, fu coinvolto dal professor Aldo Gusso, ostetrico-ginecologo, in un progetto che prevedeva la trasformazione in casa di cura della sua villa, situata in via Santa Margherita ad Ancona, ma non venne realizzato anche per il trasferimento del professor Gusso a Roma. Mio padre cercò allora di coagulare un’alternativa che portò alla costituzione della Labor. Il nuovo Piano Regolatore del Comune di Ancona del 1958 prevedeva aree di sviluppo a nord e a sud. Visto che nell’area di sviluppo a nord era stata realizzata nel 1949 la casa di cura privata Villa Adria, si decise di costruire una nuova struttura situata nell’area di sviluppo a sud».

L’edificio della casa di cura fu realizzato su un appezzamento di terreno della superficie di circa 11.200mq con fronte su via Maggini in lotti successivi. All’inizio nel 1961 vi erano 74 posti letto. Il corpo lungo via Maggini fu ampliato nel 1964 e nel 1976. Nel 1989 fu ingrandito il reparto di radiologia con sottostanti magazzini e la possibilità di sopraelevazione che fu poi realizzata nel 2004, assieme al corpo ascensori monta-lettighe. Nel 2007 iniziarono i lavori del nuovo reparto operatorio al quarto piano che terminarono nel 2009. Alla fine vi erano 150 posti letto

«Alla luce dell’incremento demografico l’offerta sanitaria iniziale privilegiò l’attività ostetrico-ginecologica, con i tre specialisti Mario David, Amato Pallucchini e Werther Mazzanti, l’attività di chirurgia generale con il professor Franco Giardini, di urologia con il professor Bruno Gioacchini, di ortopedia con il professor Mario Belgrano, di otorinolaringoiatria con il dottor Mirko Burattini e di endocrinologia con il dottor Enrico Filipponi, oltre ai servizi di radiologia e terapia fisica con il dottor Ubaldo Salvolini e di laboratorio di analisi cliniche con il professor Giuseppe Muller».

L’assistenza sanitaria in clinica fu affidata alle suore dell’ordine del Preziosissimo Sangue.

Lo sviluppo delle unità operative

Durante il terremoto del 1972 Villa Igea fu sempre aperta e funzionante. Nel 1976 a seguito della frana che causò danni ad alcuni ospedali, fu accolto al suo interno il reparto di urologia dell’Inrca. Nel 1984-85 iniziò l’attività specialistica di oculistica, poi la chirurgia vascolare e ritornò l’ortopedia. Nel 1990 iniziò l’attività di medicina con all’interno l’unità dei disturbi del comportamento alimentare, per molto tempo unica in ambito regionale. Nell’ambito della radiologia si sviluppò un’attività di radioterapia non neoplastica e di medicina nucleare con gamma-camera e scanner. Furono poi introdotte la xerografia e la radiografia digitale, la densitometria ossea (Moc), la Tac (anche Cone- Beam), la risonanza magnetica dapprima a basso campo poi ad alto campo. Notevole impulso fu dato all’ecografia anche specialistica.

La casa di cura Villa Igea si è convenzionata con le diverse casse-mutua dal 1964 e, dal 1968, a seguito della riforma sanitaria, con il Servizio sanitario nazionale. Nel 2000 ha ricevuto l’accreditamento provvisorio dalla Regione Marche. E’ stata acquisita dalla Labor SpA nel 2015.

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