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Cronaca

Caso Andreea L’ex fidanzato indagato per omicidio volontario

Simone Gresti ha avuto un lungo colloquio stamattina con il suo legale mentre sono proseguiti anche oggi i sopralluoghi nel casolare di via Monte Adamo

Andreea Rabciuc Simone Gresti

CastelplanioOmicidio volontario. Questa l’ipotesi di reato che la Procura dorica contesta a Simone Gresti, ex fidanzato di Andreea Rabciuc, sino ad ora unico indagato per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti.

L’accelerazione in questo senso sulla scorta, evidentemente, del ritrovamento, ieri, dei resti umani in un casolare, resti riconducibili alla ragazza scomparsa due anni fa nella stessa zona del ritrovamento, via Monte Adamo, sulla Montecarottese. Se per avere certezza in merito si dovrà attendere il test del Dna, i capi di abbigliamento rinvenuti – scarponcini e frammenti di un giubbotto – sarebbero di Andreea.

Secondo una delle ipotesi investigative, Andreea sarebbe stata uccisa e il suo corpo trasportato nel casolare in un periodo successivo ai primi giorni dopo la scomparsa, quando lo stesso immobile fatiscente era già stato controllato con i cani molecolari senza trovare nulla.

Ieri il legale di Gresti aveva partecipato agli accertamenti irripetibili condotti dalla Scientifica nel casolare e oggi vi è ritornato ricevendo la notifica che l’autopsia è stata fissata per dopodomani.

Il legale questa mattina si era intrattenuto nel suo studio con Simone Gresti.

«Lui è ancora sotto shock, aveva sempre sperato in un esito diverso. Comunque, come sempre, si proclama estraneo ai fatti».

Resta, però, quella che è l’incognita principale relativa alle cause del decesso.

I sopralluoghi nel casolare sono proseguiti anche nella giornata odierna alla presenza della pm Irene Bilotta, l’analista forense Luca Russo e il consulente della difesa Andrea Ariola.

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