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Cronaca

Caso Andreea Simone Gresti: «Non sarebbe mai andata da sola in quel casolare»

L’ex fidanzato, unico indagato, continua a ribadire la sua innocenza al telefono di “Chi la Visto?” e si domanda: «Ma la scritta rinvenuta è la sua?»

Castelplanio – Sarà la perizia calligrafica a dare, forse, una risposta se quelle scritte trovate sulla trave (foto in primo piano), repertata dai Sis la sera, il 20 gennaio scorso, del ritrovamento dei resti sono di Andreea Rabciuc: “Se lui non me lo avesse tolto avrei chiamato mamma“.

Simone Gresti

Ritrovato anche il pennarello con il quale Andreea, dopo essere fuggita a piedi lungo la Montecarottese avrebbe scritto quella frase prima di togliersi la vita.

Simone Gresti, al momento l’unico indagato, parla a Veronica Briganti nella trasmissione Chi l’ha Visto?

Lui che ormai da quasi due anni continua a ribadire la sua innocenza, anche in questa nuova svolta si dice estraneo alla morte della ragazza, e si domanda: «Ma la scritta è di Andreea?».

«Perchè avrei dovuto tenermi il cellulare? come potevo darglielo se lei è fuggita?», le sue parole al telefono di Chi l’ha visto?. Simone nutre anche forti dubbi che quella scritta non sia stata fatta da lei.

«Purtroppo, non l’ho considerata – recrimina al telefono con la giornalista -, ci aveva fatto altre volte, una leggerezza da parte mia ma io non credo che sia entrata da sola con quelle intenzioni, la scritta non ha senso, non capirò niente e non ci sto capendo più niente, lei era problematica ma era felice di vivere, è assurdo non ci credo».

«Non sono un mostro, non ho fatto niente, e sentirmi definito un mostro mi fa rabbrividire, le volevo bene, le volevo bene…».

Importanti e fondamentali saranno le immagini girate dallo youtuber che il primo aprile del 2022 era entrato nel casolare dell’orrore, immagini successivamente rimosse dal web su richiesta del proprietario, ma sulle quali gli inquirenti stanno lavorando.

Il casolare di via Monte Adamo

Lo youtuber, civitanovese, da noi raggiunto telefonicamente sabato scorso dichiarava che lui era entrato ma il cadavere di Andreea non c’era.

La scritta rinvenuta su quella trave, il pennarello ritrovato, aprono nuovi scenari: un depistaggio, una messa in scena? Andreea veramente è entrata da sola in quel casolare o qualcuno l’ha portata in un secondo momento?

Ottocento metri di strada dividono la roulotte e quel casale di via Monte Adamo, ma se Andreea questi 800 metri non li avesse mai percorsi?

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