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Chiaravalle I due Istituti comprensivi evitano l’accorpamento

Il successo ottenuto non può considerarsi definitivo per questo l’Amministrazione comunale continuerà a sostenere l’immagine di alta qualità formativa di entrambe presso la Regione Marche

Chiaravalle – Con una convocazione straordinaria, la Giunta regionale ha definito lo scorso 5 gennaio la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2024/2025.

Si tratta di una decisione importante anche per il nostro Comune, dato che il quadro normativo esistente fissa soglie minime di iscritti nei vari istituti scolastici per garantirne l’autonomia: soglie al sotto delle quali si colloca l’Istituto comprensivo “Maria Montessori” di Chiaravalle.

C’era il concreto rischio che tra le 19 autonomie da tagliare nelle Marche finisse anche il nostro istituto scolastico montessoriano; e nelle scorse settimane si era parlato prima di una sua fusione con l’Istituto comprensivo “Augusto Scocchera” di Ancona e poi con l’altro Istituto chiaravallese, il “Rita Levi-Montalcini”.

Dopo la bocciatura della proposta di accorpamento con l’Istituto Scocchera (con levata di scudi anche da parte di quest’ultimo e del Comune di Ancona), è stata avanzata l’ipotesi di accorpamento con il “Rita Levi-Montalcini”: ipotesi che ha avuto l’iniziale appoggio dell’Ufficio scolastico regionale ma non dei sindacati né dei rispettivi Consigli di istituto e Collegi dei docenti, che hanno perorato la causa del mantenimento dell’autonomia del Montessori.

A nessuno infatti sfugge che, per motivi didattici, lavorativi e organizzativi, l’accorpamento sarebbe una fusione a freddo, con l’esito di un Istituto comprensivo monstre di 1.400 alunni, un personale docente e non docente inevitabilmente ridotto e una infinità di complicazioni.

Nella seduta dello scorso 25 settembre, anche il Consiglio comunale si era attivato per sostenere l’autonomia dell’Istituto Montessori con un ordine del giorno (approvato dal solo gruppo consiliare di maggioranza, con l’astensione delle forze di opposizione) nel quale si poneva l’attenzione sulla specificità del caso di Chiaravalle, città natale di Maria Montessori e sede di uno dei pochissimi Istituti comprensivi italiani in cui il metodo montessoriano viene applicato dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado.

Proprio questa eccezionalità dovrebbe garantire l’esistenza di due istituti autonomi a Chiaravalle.

Anche la Fondazione Chiaravalle Montessori, l’Opera Nazionale Montessori e Carolina Montessori (pronipote della scienziata e rappresentante sia degli eredi di quest’ultima sia dell’Associazione Montessori Internazionale) si sono espressi a favore del mantenimento dell’autonomia.

Inoltre l’Amministrazione comunale sta proseguendo i lavori di riqualificazione e adeguamento sismico dei plessi scolastici presenti sul territorio in modo da offrire ad entrambi gli istituti spazi adeguati, funzionali e sicuri.

Siamo consapevoli che il successo ottenuto non può considerarsi definitivo in quanto la delibera di Giunta regionale rimanda al prossimo futuro (probabilmente la definizione dell’assetto regionale per l’anno scolastico 2025/26) la definizione complessiva delle autonomie nelle Marche.

Per questo motivo l’Amministrazione comunale continuerà a sostenere l’immagine di alta qualità formativa dei due istituti chiaravallesi presso la Regione Marche, oltre che, alla luce di un andamento demografico che anche a Chiaravalle vede ridursi in modo significativo il numero di nascite a partire dal 2017, a lavorare al rafforzamento della collaborazione tra i due istituti chiaravallesi di fronte a ogni futura eventualità.

Chiaravalle Domani

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