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Cronaca

Chiaravalle Un’altra giovane vita si è fermata sui binari

La tragedia alla stazione ferroviaria, il 23enne travolto dall’Intercity si era allontanato oggi dal reparto di psichiatria dell’ospedale di Torrette

Chiaravalle – Un’altra tragedia del dolore, della disperazione, della solitudine. Duman era giovane, aveva appena 23 anni ma la vita gli aveva già fatto troppo male.

Era stato un ragazzo solare, felice, come tanti altri. Poi, da qualche anno, il suo carattere era cambiato, era diventato triste, pensieroso, grigio. Cercava rifugio nei pochissimi amici veri e si era allontanato dai genitori e dal fratellino più piccolo che era l’unico in famiglia a chiedere notizie di lui.

Da mesi Duman era ricoverato nel reparto di psichiatria di Torrette: la depressione lo aveva attanagliato, il suo stato psichico era grave. In quel reparto ci stava male e sembra fosse in attesa di essere trasferito in una comunità terapeutica.

Oggi pomeriggio, al culmine del dolore, Duman è uscito dal reparto di Torrette, ha preso un treno alla stazione ed è arrivato a Chiaravalle. Erano le 19. Poco lontano abita una coppia di giovani che per lui sono sempre stati gli unici amici veri e fidati, che lo hanno aiutato e ospitato in diverse occasioni in passato.

Ha suonato alla porta degli amici che con grande sorpresa se lo sono visti sull’uscio. Lo hanno salutato con affetto ma lo hanno invitato a tornare in ospedale perché la legge non poteva consentire loro di ospitarlo. Lo hanno esortato con parole gentili, con pensieri tenui a rientrare in ospedale per evitare provvedimenti pesanti. Lui è sembrato ascoltarli e invece si è diretto alla stazione ferroviaria, che è a poche centinaia di metri.

Lo ha scorto un ragazzo che era in attesa di un altro treno. Lo ha visto attraversare i binari, senza raggiungerli dal sottopasso come avrebbe dovuto fare.

Ha visto che si era fermato vicino al secondo binario mentre giungeva veloce l’Intercity per Roma, che alla stazione di Chiaravalle passa senza fermarsi e corre veloce. E’ stato un attimo: Duman si è gettato contro il locomotore sotto lo sguardo atterrito del macchinista che ha azionato immediatamente il freno d’emergenza.

Un’altra vita, giovane e disperata, si è fermata sui binari della stazione di Chiaravalle.

Un’altra tragedia della solitudine, della disperazione. Un altro dolore. Un altro ragazzo che si è dissolto in cometa. E tante domande che attendono risposte.

Come può un giovane ricoverato in psichiatria, uscire dal reparto senza che nessuno se ne accorga? Come può girovagare per tante ore in un territorio comunque di dimensioni ridotte?

E soprattutto: perché un ragazzo di 23 anni è così solo, così disperato e malato che preferisce cercare la morte piuttosto che provare a vivere appieno un’esistenza che sarà anche dura e difficile ma che ancora avrebbe potuto riservargli gioie e sorrisi?

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