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Cingoli Alberghiero Varnelli, dalla foresta al cortile: bambù in cucina

Giornata conclusiva di un progetto in cui si è riflettuto sulle potenzialità degli antichi saperi, recuperati e valorizzati in un percorso di sostenibilità

Cingoli – Illustrati i risultati di un progetto interscolastico dal titolo “Bambù, Salice, Canna Palustre – materiali antichi per uno sviluppo sostenibile” che ha visto collaborare L’Istituto Alberghiero Varnelli, il Liceo Artistico Cantalamessa e l’Istituto di istruzione superiore Garibaldi, entrambi di Macerata.

Durante la mattinata di confronto e riflessione, il 20 maggio scorso, studenti e docenti hanno relazionato, ognuno nel proprio ambito di ricerca, sui diversi lavori svolti durante l’anno scolastico per declinare nei vari indirizzi di studio il recupero e la valorizzazione di materiali ormai dimenticati o quanto meno trascurati: si è posta l’attenzione sulle potenzialità che il recupero di antichi saperi ci offre, riscoprendo un mondo di opportunità che, nella contemporaneità, possono essere valorizzate e comprese in un percorso di sostenibilità.

Negli spazi adiacenti al convegno è stato allestito un percorso espositivo con i lavori realizzati nello sviluppo progettuale. 

Dopo gli interventi di saluto e introduzione delle dirigenti scolastiche, le prof.sse Maria Antonella Angelilli, Sabina Tombesi e Antonella Canova, hanno preso la parola i ragazzi e le ragazze che hanno parlato, per l’Iis Garibaldi, di ricostituzione della biodiversità dei salici nel nostro territorio, nell’ottica di una maggiore sostenibilità delle produzioni, e per il Cantalamessa, dei molteplici utilizzi di bambù e canna palustre in produzioni tradizionali ma anche innovative della moda, dell’architettura e del design

Successivamente è venuto il momento degli aspiranti chef della classe 5BC dell’Alberghiero che prima, insieme al prof. Marco Di Pasquale, hanno testimoniato il loro lavoro di riflessione condiviso su quanti legami ci sono tra Oriente e Occidente, dipanato in un’ideale passeggiata tra cinema, letteratura, fumetti asiatici, per scoprire quanto sia interessante aprirsi al nuovo e inconsueto, imparando ad apprezzare gli abbracci di culture.

Poi, questo aspetto fondamentale per la crescita di individuo e società è stato trasferito con creatività sui fornelli: gli studenti Federico Saltamartini, Jaskaran Singh, Riccardo Svegliati, Mattia Valentini, Andrei Salvucci e Francesco Gervasio, guidati dal prof. Bruno Spaccia, si sono prodotti in una dimostrazione delle varie fasi della preparazione di una ricetta “dalla foresta al cortile”, ovvero un risotto pollo, curry e bambù di loro ideazione, deliziando tutti i presenti con un assaggio che ha meravigliato e soddisfatto ogni palato, stimolando curiosità e molte domande su metodi di cottura e ingredienti segreti. 

La giornata ha stimolato grande entusiasmo, rafforzando la volontà di proseguire il sodalizio di studio e di ricerca, dando già spunti di lavoro per il prossimo anno e dimostrando quanto sia fondamentale oggi fare rete per piantare radici solide per il futuro dei nostri ragazzi.

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