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Cingoli Ampliamento discarica, “Campagna Pulita”: «Terribile ingiustizia»

Discarica cingoli google maps

Il Comitato si oppone al piano d’emergenza rifiuti di Ata3 che prevede l’abbancamento a Fosso Mabiglia sino alla costruzione di un nuovo sito in provincia

di Nicoletta Paciarotti

Cingoli, 16 aprile 2023 – L’Assemblea territoriale d’ambito, Ata3, si è riunita la settimana scorsa per fronteggiare l’emergenza rifiuti: si è deciso per l’ampliamento temporaneo della discarica Fosso Mabiglia.

La provincia deve essere, infatti autonoma nello smaltimento dei rifiuti e poiché la discarica di Cingoli è in fase di ultimazione, Macerata deve procedere all’istituzione di un nuovo sito, ancora non individuato tra gli 84 possibili.

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Dopo l’individuazione, ci vorranno almeno quattro o cinque anni per i lavori di costruzione del nuovo sito, durante i quali i rifiuti verranno abbancati – secondo il piano d’emergenza disposto da Ata3 nell’ultima assemblea – a Cingoli, dove la discarica subirà un ampliamento di altre 250 tonnellate.

Fino alla realizzazione dell’ampliamento si procederà con l’abbancamento dei rifiuti a Fermo e Pesaro con costi che inevitabilmente andranno a gravare sulla Tari.

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Il comitato Campagna Pulita non ci sta.

Per il suo rappresentante Tony Smith, «è stata una terribile ingiustizia. È dal 2011 che chiediamo all’Ata3 di trovare un nuovo sito per la discarica: sono passati quasi 12 anni senza che prendessero una decisione».

«L’assemblea dei soci del Cosmari aveva già accordato nel 2022 un indennizio di 3 milioni e 65 mila euro complessivo al Comune di Cingoli per ampliare la discarica per altri due anni, cioè fino al settembre del 2023».

«Da giugno 2022 abbiamo chiesto tre volte, due volte da protocollo, un incontro per discutere del futuro del Fosso Mabiglia, le nostre richieste sono state accolte solo il giorno prima dell’assemblea Ata3, il 29 marzo 2023: così hanno concordato il futuro del Fosso Mabiglia e delle famiglie che vi abitano a porte chiuse».

«Credono di poter risolvere con gli indennizzi, di incontrare una resistenza debole e invece noi non vogliamo il terzo bacino e da Pasqua abbiamo iniziato a pianificare la nostra strategia per riparare a questa flagrante ingiustizia»

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