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CINGOLI Covid-19, i sindacati chiedono il tampone per tutto il personale sanitario

È arrivato il comunicato congiunto circa la situazione sanitaria dell’Area Vasta 3 in queste ultime ore, richieste chiare

CINGOLI, 21 marzo 2020 – La Cigl e la Cisl non mollano la presa e chiedono che venga effettuato il tampone per gli operatori sanitari dell’Area Vasta 3 di cui fa parte anche Cingoli. La richiesta è firmata dai rappresentanti provinciali John Palmieri (segretario Fp Cigl), Sonia Prosperi (Cigl) e dal segretario regionale Cisl Fp, Paola Ticani.

Nella lettera, è indirizzata alla direttrice dell’Asur, Nadia Storti, al direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, al direttore del Spsal dell’Av3, Lucia Isolani, e al Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli.

«Considerato – spiegano i sindacalisti – l’aggravarsi della situazione del contagio presso l’Av3, che l’attuale organizzazione non riesce a garantire percorsi separati da pazienti Covid positivi a pazienti Covid negativi e casi sospetti, che continuano ad essere segnalate gravi carenze di Dpi sia nelle strutture ospedaliere che in quelle periferiche e semi-residenziali (Corridonia, Matelica, Treia, Recanati, Tolentino), chiediamo che a tutti i lavoratori venga effettuato il tampone».

I tre sindacati uniti spiegano il motivo della decisione. «La scelta operata sino ad ora – sottolineano –  si sta rivelando fallimentare, molti degli operatori sono contagiati ed eseguire il tampone non è stato facile. L’ambiente ospedaliero, seppur diviso in reparti e con percorsi dedicati, è in realtà un ambiente unico, le limitazioni presentano loro stesse dei limiti, per esempio quelle dove si effettuano esami diagnostici che sono al servizio sia dei reparti che dei pronto soccorsi. Vista la carenza dei Dpi, il rischio di trasportare il virus da operatore a operatore è altissimo».

«Riteniamo indispensabile – proseguono Palmieri, Prosperi e Ticani – prioritario ed urgente che il tampone venga effettuato a tutti gli operatori sanitari impegnati quotidianamente per la salute dei cittadini. Questa attenzione nei confronti dei sanitari, inoltre, permette anche una maggior protezione per la cittadinanza. Alla luce, anche, di quanto stanno predisponendo le altre Aree Vaste, si chiede una programmazione di sedute giornaliere per l’effettuazione di tamponi ai dipendenti iniziando prioritariamente con quelli che vengono in contatto quotidianamente con pazienti Covid positivi o sospetti».

«Qualora – conclude la missiva – non si provveda celermente a tale compito, gli scriventi operatori sanitari si riservano la facoltà di perseguire tutte le opportune vie legali al fine di tutelare i dipendenti di Av3».

Essendo Cingoli passata sotto la giurisdizione dell’Area Vasta di Macerata, queste misure si intendono estese anche al personale medico e sanitario del nosocomio cingolano e dei medici di famiglia dell’ambulatorio convenzionato con il Ssn. Non ci sono cenni alla situazione della Casa di riposo perché essa è gestita da una cooperativa per conto dell’Asp9 di Jesi, ma è sottinteso che ci si rivolge anche al personale attivo in queste ultime ore.

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