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Come funzionano i prezzi del libero mercato delle offerte luce

Dal prossimo primo luglio per acquistare una fornitura luce ci si dovrà rivolgere al mercato libero dell’energia. Il vecchio servizio di maggior tutela, dove la gestione del prezzo delle tariffe a tutela del consumatore è a carico di Arera, Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente, chiude definitivamente per lasciare posto a un regime tariffario “libero”.

Vuol dire che le tariffe della luce, come è avvenuto a gennaio per quelle del gas, saranno sempre differenti perché derivanti da un meccanismo concorrenziale che si definisce tra una moltitudine di operatori sul mercato, attraverso una contrattazione continua tra venditore e consumatore.

I prezzi nel libero mercato della luce

La base di partenza del prezzo di una tariffa del libero mercato è sempre il Prezzo all’ingrosso della luce (PUN, acronimo di Prezzo unico nazionale), al quale si aggiunge il ricarico del fornitore in €/kWh.
Il Pun indica il prezzo sulla Borsa Elettrica Italiana, dato dalla media dei prezzi di vendita dell’energia elettrica praticati tra produttori e fornitori che acquistano sul mercato all’ingrosso.

Al prezzo della luce, il fornitore aggiunge generalmente una quota fissa o commerciale per il servizio offerto, includendola nel prezzo finale dell’offerta.

Questo è il funzionamento di un prezzo variabile o indicizzato, generalmente praticato dalla maggior parte degli operatori. Per trovare quello più competitivo, basta dare uno sguardo alle principali offerte luce selezionate quotidianamente da Segugio.it tra le proposte dei suoi partner.

L’alternativa al prezzo variabile è il prezzo fisso o bloccato: in questo caso l’operatore decide di accollarsi il rischio di un eventuale rialzo dei prezzi sul mercato per un periodo stabilito dal contratto e offre una tariffa a prezzo costante, che non varia per tutta la durata dell’offerta.

Allo stato attuale, sono poche le offerte a prezzo bloccato, proprio a causa della volatilità dei prezzi che negli ultimi due anni hanno determinato i forti aumenti delle tariffe. Le poche presenti sul mercato hanno una durata massima di 12 mesi, periodo limite oltre il quale il rischio di un aumento elevato dei prezzi dell’energia si rivelerebbe antieconomico per il venditore.

Come sapere se si è ancora nel mercato tutelato

Sembrerebbe un paradosso, ma ci sono ancora molti utenti che non sanno di trovarsi nel regime di maggior tutela. Per scoprirlo, basta leggere la prima pagina della bolletta: se ci si trova ancora nel vecchio regime, questa riporterà in alto a sinistra la dicitura “Servizio di Maggior Tutela”.

Cosa accade a chi si trova ancora nel regime di tutela

Per chi allo scadere del primo luglio 2024 non avesse fatto ancora il passaggio spontaneo a una tariffa del libero mercato, non c’è da temere nessuna interruzione della fornitura o penale, perché la legge prevede il Servizio a Tutele Graduali, con un sistema di assegnazione del fornitore secondo il metodo delle aste territoriali.

Il Servizio a Tutele Graduali non riguarderà le categorie dei soggetti vulnerabili, i consumatori che per età, difficoltà economiche o disabilità potranno rimanere nel servizio di maggior tutela.
In qualsiasi momento, chiunque si trovi ancora nel vecchio regime potrà scegliere di passare a una tariffa del libero mercato.

Come scegliere la tariffa luce nel libero mercato

C’è solo un modo per essere sicuri di trovare l’offerta migliore per le proprie esigenze, sulla base delle abitudini quotidiane, dei consumi stimati e dell’impianto di cui si dispone: confrontare le offerte. Aiutandosi con il comparatore di Segugio.it si potrà accedere alle migliori tariffe tra quelle rilevate nella rosa dei fornitori, cambiare operatore e iniziare a risparmiare.

Nel libero mercato le tariffe non offrono soltanto energia, ma anche servizi indispensabili per gestire la fornitura e aiutare a tagliare i costi della bolletta, con sconti e promozioni sempre interessanti.

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