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Cronaca

COVID-19 Whirpool vuole ripartire, ma per la Fim «Non servono forzature»

«Ci attiveremo presso il prefetto e la regione»

 

FABRIANO, 13 aprile 2020 – Le grandi aziende del territorio provano a ripartire, tra queste anche la Whirlpool con l’orizzonte fissato per mercoledì 15 aprile. Dopo l’analisi della Fiom (“Allo stato attuale nessun protocollo può dare la certezza di una propagazione del virus nulla”) anche la Fim prende posizione e sottolinea che «La salute e la sicurezza dei lavoratori non sono legate ad un codice Ateco, ma a procedure ben precise che sono ancora in fase di attuazione e di individuazione anche da parte della comunità scientifica».

«La direzione aziendale ha comunicato l’intenzione di riprendere le attività produttive prima della scadenza del 3 maggio, facendo ricorso alla richiesta di autorizzazione al prefetto poiché ritiene di rientrare nella filiera collegata al commercio di elettrodomestici. Riteniamo – si legge nella nota stampa diffusa dal sindacato – tale richiesta una forzatura e ci attiveremo presso il prefetto e la regione per segnalare la nostra contrarietà».

“Avviare sin da subito un confronto che costruisca un protocollo affidabile”, questo il monito della Fim per rafforzare quello già esistente e per implementere fattori di prevenzione e di verifica delle condizioni di salute dei dipendenti.

«Solo con tale processo avviato sarà possibile riprendere l’attività lavorativa – concludono –  in caso contrario metteremo in atto tutte le azioni disponibili e necessarie per tutelare la salute dei lavoratori».

(redazione)

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