FABRIANO BUROCRAZIA LUMACA, MELONI: “TEMPI TROPPO STRETTI PER IL PROGETTO ITI”

FABRIANO, 31 marzo 2017 – Aria di tempesta tra il Pd fabrianese e l’assessore alle attività produttive Leonando Meloni. Motivo dell’attrito il mancato invito dell’assessore al convegno organizzato – dai democratici e previsto per il 3 aprile – per presentare il progetto dedicato agli Investimenti Territoriali Integrati (ITI)  e per i tempi di attuazione dello stesso giudicati dallo stesso Meloni “ridottissimi”.

“Avrei dato il mio contributo – spiega Meloni – in quanto ho seguito tutte le fasi che hanno portato alla predisposizione della scheda MAPO (modalità attuative del programma operativo) propedeutica alla emanazione dei bandi che permettono l’accesso ai contributi”.

Ricorda tutti i passaggi per arrivare all’obbiettivo Meloni, partendo dall’approvazione del documento “Fabriano Fabbrica Etica”, fino ad arrivare all’incontro (circa un anno fa) con l’assessore regionale Bora ed alla formalizzazione del tavolo di lavoro dove lo stesso Meloni è stato referente per il territorio.

“Il lavoro è stato lungo ed operato in due direzioni – prosegue – quello della territorialità e quello della valorizzazione del lavoro fatto dalle associazioni in “Smonta la crisi”. Il Comune si è impegnato a mettere a disposizione dei locali per la piattaforma tecnologica che a tutt’oggi non è stata ancora definita, ma che prevede contributi per 400.000 euro. Il mio auspicio è che questi ITI possano portare occupazione per 50 unità a fronte di contributi per 3.500.000 euro e che possono attrarre investimenti per oltre 7.000.000 euro”.

La palla ora passa alle Confedereazioni, conclude l’Assessore fabrianese, che dovranno guidare gli associati alla presentazione dei progetti per poi accedere ai contributi. “Spero che si possa instaurare un rapporto di collaborazione costruttivo tra le Associazioni,  università e centri di ricerca. I tempi sono stretti, forse per colpa della burocrazia, e c’è il rischio che si possa perdere il lavoro svolo e la volontà da parte della Regione di indirizzare i contributi verso il territorio”.

(s.s.)

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