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FABRIANO CARENZA DI PERSONALE AL “PROFILI”: SANTARELLI SCRIVE AI VERTICI DI AREA VASTA

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

FABRIANO, 22 settembre 2018 – Ancora una mail dal sindaco indirizzata ai vertici dell’Area Vasta: lente d’ingrandimento sulle carenze di personale all’interno del nosocomio fabrianese. Non c’è solo il nodo del punto nascita, ma una serie di criticità che Santarelli elenca a pochi giorni dal consiglio comunale aperto (previsto per giovedì 27 settembre, ore 18 Palazzo Chiavelli) dove verranno sviluppati i temi della sanità locale e montana.

Un consiglio occasione per sviluppare i temi della sanità, partendo dal documento condiviso votato lo scorso 6 settembre.

“Preoccupazioni legate alla carenza di personale – Scrive Santarelli – carenze che mettono in serio rischio le prestazioni e il livello di sicurezza con le quali queste vengono offerte agli utenti”.

Nella missiva Santarelli torna ad evidenziare la situazione del blocco operatorio, con la carenza di anestesisti (11 su 17) che mette in difficoltà la programmazione degli interventi “Nonostante lo sforzo, il sacrificio e la profonda dedizione del personale presente”.

“Nonostante siano state concretizzate alcune procedure che consentirebbero di avere a disposizione delle graduatorie dalle quali attingere sembrerebbe che a causa di un blocco delle assunzioni non potranno arrivare quelle risorse che consentirebbero di programmare le attività. Anche nei mesi scorsi un concorso bandito per la sede di Fabriano dall’Area Vasta 2 ha visto le graduatorie utilizzate da strutture di altre Area Vasta. In sospeso resta anche una mobilità da Civitanova senza data con la speranza che la presa in carico nella nuova sede di Fabriano possa avvenire nel mese di ottobre.  Mi risulta che a causa di questa carenza non sia ancora stata attivata l’agenda per il 2019 con la conseguenza che molti pazienti si stanno rivolgendo ad altre strutture anche fuori regione”.

Torna, inoltre, ad evidenziare le carenze di personale per quanto riguarda ortopedia (previsti 8 operatori, presenti in 4) “Questo comporta un grande sacrificio per riuscire a coprire i turni che nonostante tutto a volte rimangono scoperti, con tutto quanto ne consegue a livello di sicurezza e di possibilità di soddisfare le richieste che arrivano dall’attività del Pronto Soccorso che attualmente è costretto a carichi di lavoro eccezionali  vista la provenienza degli utenti anche dalla Vallesina” prosegue Santarelli.

Nodo pensionamenti: “Mi hanno informato che attualmente sono in attesa di una delibera con la quale conferire l’incarico a 2 vincitori di un avviso già espletato. Inoltre sono in vista delle cessazioni per pensionamenti e questo richiede che vengano espletati altri avvisi e concorsi per non avere ulteriori carenze di personale. Quello che stupisce è che non si riesca ad avere una programmazione in grado di sopperire almeno ai pensionamenti che non sono eventi imprevedibili”.

Dipartimento salute mentale

“Vi rappresento anche la carenza di figure professionali riferite all’Ambito Territoriale Sociale dove nell’area della disabilità mi risultano assenti il neuropsichiatra infantile e lo psicomotricista, mentre il neurologo è presente un solo giorno alla settimana. Il Dipartimento di salute mentale da anni non ha l’assistente sociale, funzione necessaria per l’attività con i pazienti, e le due psicologhe che operavano all’interno del servizio non sono mai state sostituite. Per il servizio dipendenze patologiche è operativo un solo medico mentre in passato erano presenti due medici e uno psicologo e risulta assente anche la figura dell’assistente sociale. È facile immaginare il disagio che questo provoca nei pazienti e nelle loro famiglie che sono costrette a rivolgersi a professionisti privati dovendo sostenere costi molto pesanti”.

“Il nostro ospedale vanta numerose eccellenze – conclude –  con un piccolo sforzo e un minimo di maggiore attenzione alle esigenze di personale potrebbe far diventare il Profili un centro di riferimento per un territorio molto vasto. La speranza è che alcune le soluzioni che potrebbero alleviare i carichi di lavoro e consentire una migliore programmazione e che parrebbero pronte, come sopra rappresentato, possano presto venire sbloccate”.

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