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FABRIANO Invisibili, il dramma che scuote la città

Vivono ai margini di un parco o lungo una strada, tante le storie di povertà che in un modo o nell’altro confluiscono poi nelle istituzioni caritatevoli

 

 

FABRIANO, 21 settembre 2020 – C’è un sottobosco in città fatto di persone “invisibili”. Vivono ai margini di un parco, di una strada. Forse una notte o forse di più. Rifugi che con il passare dei giorni diventano incredibilmente spazi abitati per sopportare la notte o il caldo; per non essere esposti alla pioggia o al sole. Storie così nel perimetro urbano ce ne sono e non ne vogliamo raccontare una in particolare.

Vicende che si intrecciano e che hanno un comun denominatore: la povertà. Gesti di solidarietà non mancano, c’è chi ogni tanto si presenta per dar loro del cibo o indumenti.

Ma il problema va in profondità perché le persone indigenti sono in aumento. Disoccupazione e precarietà sono soltanto la punta di questo enorme iceberg. Di recente è stato inaugurato l’Emporio della Carità, intitolato a Papa Francesco e fortemente voluto sia dal Vescovo mons. Francesco Massara che dal Santo Padre (leggi l’articolo). Si tratta di una struttura che consentirà la distribuzione gratuita di generi di prima necessità, materiale scolastico, prodotti per l’igiene e altro ancora. E lo stesso Monsignor Massara aveva voluto dare per primo l’esempio in occasione del suo ingresso in Diocesi destinando la spesa del buffet proprio alla Caritas (leggi l’articolo).

D’altra parte alla Caritas il dramma della povertà bussa ogni giorno alla porta per avere un aiuto, un sostegno economico anche per pagare le utenze (leggi l’articolo).

Al Centro di Accoglienza “San Benedetto” c’è sempre chi si presenta per un pasto o un posto letto, così come al Social Market della Caritas dove determinante è stato il contributo durante il lockdown Covid 19 alle famiglie in forte difficoltà alle quali sono stati distribuiti pacchi alimentari (leggi l’articolo). Insomma, una crisi sociale e occupazionale che morde sempre più.

Ma queste persone si devono arrangiare, giorno dopo giorno. E allora anche quel gioco inutilizzato per bambini è efficace per avere un “tetto” sopra la testa…

(red.)

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