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Cronaca

FABRIANO VERSO ROMA, CGIL: “A FIANCO DEI LAVORATORI WHIRLPOOL”

Venerdì la mobilitazione dei lavoratori Whirlpool, previsti molti lavoratori marchigiani in marcia

 

FABRIANO, 2 ottobre 2019 – Dopo le braccia incrociate (e presidio) dello scorso 25 settembre, la mobilazionte dei lavoratori Whirlpool è proseguita venerdì e martedì, con due ore di stop in segno di solidarietà nei confronti delle maestranze partenopee.

Un percorso di avvicinamento alla manifetazione di venerdì, che vedrà confluire nella capitale i lavoratori da tutti i siti produttivi dalla multinazionale Usa.

“Si deve muovere la politica, ad altissimi livelli – Avevano spiegato i lavorati presenti al presidio di Melano la scorsa settimana, leggi l’articolo  – ci deve essere l’intervento del Premier Conte per cercare di trovare una soluzione ad una vertenza intricata”.

Ecco quindi che la preoccupazione anche nelle rimane alta, con la segreteria regionale della Cgil Marche esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori del gruppo Whirlpool. “La crisi in questa regione non si è mai arrestata – dichiara Daniela Barbaresi, Segretaria generale Cgil Marche – la vertenza Whirlpool, all’interno di un contesto già complicato, assume una connotazione particolare in quanto rappresenta uno dei settori industriali che, storicamente, ha sostenuto l’economia locale”

Vertenza che ha ripreso vigore dopo la decisione di Whirlpool di cedere il ramo d’azienda napoletano, cambiando orizzonte dopo la firma di un accordo (siglato ad ottobre 2018, leggi l’articolo) che prevedeva l’internalizzazione delle produzioni estere verso gli stabilimenti italiani (la produzione delle lavatrici dalla Polonia a Comunanza) ed ulteriori due anni di ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2020.

Per Tiziano Beldomenico, segretario regionale Fiom Cgil Marche, necessaria l’attenzione massima da parte del governo italiano. “In questa vertenzaviene disatteso un accordo sottoscritto dalle parti sociali con azienda e Governo e, quindi, quest’ultimo deve intervenire e in modo efficace. Se passa l’idea che ognuno può disdettare o non rispettar egli accordi,  altre situazioni simili si potrebbero verificare. Quella di venerdì è la dimostrazione che il problema di uno stabilimento è in realtà di tutti gli stabilimenti, vista la presenza massiccia di tutti i territori alla manifestazione”.

Un punto che segue quello delle RSU fabrianesi, che avevano osservato le stesse criticità di Beldomenico, che avevano spiegato che “La cessione di Napoli è un pericoloso precedente, perché anche noi in questo momento sentiamo di non avere certezze”.

(s.s.)

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