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Cronaca

Falconara Furto in un’azienda di via Marconi

Rubati 300 euro e un carica batterie per un macchinario speciale, procedono i Carabinieri della Tenenza

Falconara – Sono entrati forzando la porta dell’azienda specializzata nella commercializzazione di pannelli e legnami nazionali ed esteri in via Marconi, la zona industriale e artigianale, e hanno rubato da una cassa 300 euro in contanti oltre a prelevare all’interno della ditta un carica batterie per attrezzature di falegnameria del valore di oltre 200 euro.

I ladri hanno messo a segno il colpo nel cuore della notte tra venerdì e sabato scorsi mentre i titolari di sono accorti del furto sabato nella tarda mattinata e hanno provveduto a sporgere denuncia verso ignoti presso la Tenenza dei Carabinieri.

I malviventi hanno agito nelle ore notturne e non ci sono testimoni dell’accaduto, all’interno dell’azienda, molto apprezzata per la qualità dei suoi prodotti e la professionalità degli addetti, non ci sono telecamere anche se i militari della Tenenza stanno indagando per cercre di acquisire le immagini di telecamere esterne, pubbliche e di altre ditte della zona, che possano aiutare a individuare gli autori del furto.

I ladri sono entrati nell’azienda forzando la porta di ingresso principale e hanno rovistato negli uffici e nei vari locali, aprendo cassetti e armadi e cercando ovunque per scovare denaro e tutto quanto di valore.

In un ufficio hanno visto una cassa portavalori e l’hanno forzata: all’interno c’erano i 300 euro in contanti. Poi hanno trovato anche il carica batterie e se ne sono impossessati. I Carabinieri di Falconara, sabato pomeriggio, guidati dal tenente Giuseppe Esposito, si sono recati nell’azienda di via Marconi per raccogliere testimonianze e indizi.

Proprio un anno fa, sempre nel periodo pasquale, nella zona erano stati commessi altri furti ai danni di un supermercato, il Penny Market, del Mc Donald’s di Case Unrra e dell’Omar Caffè: anche in quel caso il ladro si era impossessato di denaro contante contenuto nella cassa delle attività ma era stato identificato grazie alle telecamere posizionate nella zona.

Era stato tradito da un tatuaggio ben visibile tanto da essere definito il ladro con il tatuaggio sul collo.

Si era poi scoperto che era un giovane sui trent’anni che aveva scelto il venerdì pasquale per percorrere la sua personale processione e che era stato protagonista anche di alcuni colpi nella zona di Jesi.

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