Il pedagogista: figura attiva nella scuola

Professionista indispensabile nel supporto delle attività scolastiche e nell’assistenza agli studenti per il recupero di competenze e socialità dopo mesi di didattica on line

Una grande conquista per il mondo della pedagogia è stata l’attivazione del protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e le associazioni dei pedagogisti ed educatori per avviare progetti finalizzati a promuovere l’educazione alla convivenza civile, sociale e solidale, quale parte integrante dell’offerta formativa. Questo è quanto si è ottenuto, dopo anni di confronto serrato con il Ministero dell’Istruzione, con il Decreto Sostegni di marzo 2021.

Finalmente un giusto riconoscimento alla figura professionale del pedagogista che entra ufficialmente a far parte del mondo della scuola, come supporto alle attività didattiche, ma anche per dare assistenza agli studenti a recuperare competenze e socialità dopo mesi di didattica on line e di mancanza di contatti umani.

Nelle scuole marchigiane questo protocollo è già realtà, grazie al lavoro delle socie Apei e della loro referente regionale, la dottoressa Ada Mastrolorito. Infatti, tutte le scuole marchigiane sono state invitate a utilizzare le risorse loro assegnate per l’attivazione di unità di pedagogia.

L’Apei è l’Associazione professionale di categoria che riunisce Pedagogisti ed Educatori professionali socio pedagogici da tutta Italia per promuoverne il ruolo professionale in ogni ambito lavorativo.

Si è anche tenuto un convegno nazionale, lo scorso 3 luglio a Napoli, per ribadire l’importanza dell’Apei nel suo compito di supporto a tutti i protagonisti dell’educazione: dai dirigenti scolastici, ai garanti dell’infanzia, a quanti operano nelle strutture private e non, che possono trovare, soprattutto in ambito regionale, un riferimento per qualsiasi progetto educativo.  

La dottoressa Ada Mastrolorito, come rappresentante regionale, ha realizzato proprio in prima persona un progetto all’Istituto Comprensivo Carlo Urbani di Moie di Maiolati Spontini a fine maggio. L’iniziativa, che ha coinvolto diversi alunni di varie classi, attraverso l’uso di un questionario, era finalizzata all’osservazione della metodologia scolastica.

Il risultato è stato eccellente e ha messo in luce come gli studenti, nonostante quanto vissuto in questo ultimo periodo, abbiano mostrato un approccio positivo allo studio e un atteggiamento resiliente verso il luogo scuola, una voglia di tornare nelle loro aule, con i lori compagni e insegnanti.

Da tutto ciò si può comprendere come la figura del pedagogista sia un supporto necessario e ormai indispensabile, nel mondo della scuola, proprio per tarare e dare la giusta misura dell’educazione.

Cristiana Simoncini

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