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Cronaca

JESI Arriva il senatore Simone Pillon e scatta la contestazione

Ospite di una iniziativa patrocinata da “Pro Vita e Famiglia” ad attenderlo ha trovato anche un nutrito gruppo di persone con  cartelli di protesta

JESI, 8 settembre 2020 – “Denigrare persone trans raddoppia i suicidi“, “La 194 non si tocca” sono solo alcuni dei cartelli che hanno accolto Simone Pillon ospite in città.

Intervenuto ieri sera nella sala della ex II Circoscrizione di via San Francesco per un incontro dal titolo “Gender: scuola, famiglia, società“, patrocinato da Pro Vita e Famiglia, il senatore della Lega – membro e fondatore del Comitato Family Day, definito anche il senatore ultrà della famiglia, promotore di un disegno di legge, che porta il suo nome, sulla riforma del diritto di famiglia che ha suscitato non poche polemiche – ha trovato un discreto numero di persone, che si erano date appuntamento nel piazzale in vista del suo arrivo, pronte a contestarlo.

Sebbene l’incontro cui ha partecipato Pillon, unitamente a Jacopo Coghe, vice presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, Massimiliano Cannas, dell’associazione Medici Cattolici Italiani, e Samuele Chiassoni come speaker, non fosse stato molto pubblicizzato, nonostante si sia svolto in piena campagna elettorale, non è comunque sfuggito a quanti ieri sera lo hanno atteso all’arrivo.

La protesta non si è limitata al luogo del convegno, anche la Casa delle Donne di Jesi ha esposto un lenzuolo dal balcone: «Il falso che predicate è complice delle donne amazzate». Pure il Centro sociale Tnt ha aderito alla protesta.

Il senatore leghista Simone Pillon

«Non è colpa del genere! Oggi – scrivono – a Jesi la macchina del tempo ci ha riportato indietro di 1.000 anni. Pillon e i prolife hanno provato a diffondere nella nostra città idee retrograde, discriminatorie e sessiste con la presunzione di decidere loro come bisogna comportarsi e come fare educazione nelle scuole. In tanti, con cartelli, cori e volantini, abbiamo contestato la loro presenza e ribadito che Jesi è città inclusiva, in cui ognuno è libero di autodeterminarsi, essere e scegliere sul proprio corpo!».

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Sul disegno di legge Pillon, in Vallesina era stato organizzato un appuntamento alla Biblioteca di Moie, alla presenza di esperte e professioniste che si occupano di minori.

(e.d.)

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