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JESI “Caso Cercaci”, Sinistra Italiana: «Dichiarazioni che sono una ferita civica»

Grave il «silenzio della Giunta che non prende concrete misure di fronte a chi offende così deliberatamente i valori costituzionali»

JESI, 14 agosto 2021Fa veramente male leggere il comunicato della consigliera Chiara Cercaci in risposta alla richiesta di sue dimissioni mossa da oltre 30 associazioni rappresentative della vita democratica della città nel cui Consiglio ha l’onore di sedere.

Fa male per più di un motivo: a partire dalla superficialità con cui risponde alle accuse mossele; un gesto che noi continuiamo a ritenere di assoluta gravità rilanciato dalla stampa nazionale che per la Cercaci non merita altro che ironia e superficialità declassando il tutto a un gioco alla caccia alle streghe o da corvi e iene.

Fa male che una consigliera comunale non capisca (o non voglia capire) quanto quell’oggetto utilizzato per sventolarsi non sia un oggetto comune bensì contenga il simbolo di un’istituzione fascista estremamente contraria ai principi costituzionali che ispirano la vita politica delle istituzioni del nostro Paese a cui ogni titolare di pubblico incarico deve fedeltà.

Fa male che questo episodio venga fatto passare come attacco alle donne: addirittura disorienta tale affermazione per la leggerezza e l’uso personale e distorto che si fa di una questione nobile e delicata.

Fa male che non si avverta neanche lontanamente la necessità di porgere scuse, arrivando quasi a chiederle in quanto vittima di una cospirazione e dichiarando di non avere nessuna intenzione di dimettersi perché democraticamente eletta e non imputata di gravi reati: giuridicamente può avere anche ragione ma qui si ragiona di sensibilità democratica ed istituzionale e dell’opportunità di continuare a sedere in un’istituzione democratica cittadina se non si comprende la gravità di ostentare in pubblico vessilli fascisti.

Fa male anche il silenzio di una Giunta che non è in grado di prendere concrete misure di fronte a chi offende così deliberatamente i valori costituzionali; addirittura tra gli scranni della maggioranza si sono registrati avalli personali ad un tale comportamento come “la consigliera può rimanere” (Catani) o attestazioni di stima “persona responsabile e coerente: la ringraziamo per il suo impegno nel nostro gruppo consiliare” (Filonzi).

Di fronte a tutto questo, Sinistra Italiana condanna fermamente il gesto , continuerà nella raccolta di firme da presentare alla Giunta e a lottare insieme alle altre forze democratiche della città per le dimissioni della Cercaci.

Sinistra Italiana
Coordinamento cittadino Jesi Vallesina
Il coordinatore – Simone Luchetti

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