Cronaca
JESI GALLERIA DI SAN GIOVANNI, IL PD: “ACQUA DI FOGNA NELL’ASCENSORE DI VIA CASTELFIDARDO”
26 Febbraio 2016
La galleria d’accesso di San Giovanni continua a presentare infiltrazioni d’acqua preoccupanti e sconcertanti
L’inaugurazione dell’ascensore di via Castelfidardo
JESI, 26 febbraio 2016 – Acqua di fogna con residui di materiale organico: questo è quanto risulterebbe dalle analisi effettuate sui liquidi che continuano a percolare nel nuovo tunnel d’ingresso dell’ascensore di via Castelfidardo. Eseguite per due volte, le rilevazioni sembrerebbero aver dato lo stesso spiacevole esito.
Il gruppo consiliare PD di Jesi, in un’interrogazione a firma di Francesco Rossetti e Stefano Bornigia (iscritta al prossimo C.c.), chiede al Sindaco chiarimenti sull’incresciosa situazione.
Rossetti e Bornigia chiedono se corrisponda al vero che le acque percolanti non siano acque meteoriche bensì liquido fognario e come si intenda risolvere il problema. E, “considerando che se fosse vero occorre scoprire la fonte della perdita, tenuto anche conto che, come lo stesso sindaco Bacci ha dichiarato nella risposta alla precedente interrogazione, la costruzione di questo ascensore ha comportato una spesa di ben 200 mila euro rispetto alla somma preventivata”, se sia stata fatta una valutazione economica del necessario costo dell’intervento di risanamento delle perdite, fognarie o meteoriche che siano.
Ad un certo punto della galleria dell’impianto di risalita risulta una infiltrazione d’acqua
Nell’interpellanza presentata dal gruppo PD numero 144 del 2015 del Consiglio comunale riguardo l’impianto di risalita di via Castelfidardo, il sindaco di Jesi, rispondendo ai quesiti posti, aveva dichiarato che per risolvere il problema delle infiltrazioni nell’impianto di risalita in via Castelfidardo erano state “commissionate all’Igienstudio di Jesi delle analisi sulle acque percolanti della galleria demaniale…. Ripetendo il tutto per due volte, data 29 ottobre 2015 e 9 novembre 2015. Un terzo campionamento è previsto entro pochi giorni al termine delle piogge. A conclusione della campagna di prelevamento verranno consegnati tutti i risultati.”
Il sindaco stesso rilevava anche che “consultata la Multiservizi, che si era occupata di eseguire il rifacimento delle fognature, era ipotizzabile un coinvolgimento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche del Teatro Pergolesi”.
Non bastava che il nuovo impianto di risalita abbia avuto ritardi e contrattempi; non bastava che a lavoro finito piovesse – letteralmente – sul bagnato.
Quel “bagnato” che rischia di essere malsano e non sicuramente igienico per gli utenti.
