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Cronaca

JESI COMITATO “NESSUNO TOCCHI PERGOLESI”: «SULLA RIQUALIFICAZIONE DELLA PIAZZA VOGLIAMO LA POSSIBILITÀ CHE SI ESPRIMA LA CITTADINANZA»

JESI, 21 febbraio 2017 -Torna alla carica il comitato Nessuno Tocchi Pergolesi dopo i recenti, caldi, scambi di pensieri con l’Amministrazione comunale. E lo fa con due dei suoi esponenti più illustri, ex sindaci, Vittorio Massaccesi e Gabriele Fava.

Innanzitutto per dire che “non riusciamo a capire a quali violenze verbali e offese il Sindaco facesse riferimento “ma, principalmente, per chiarire che “il nostro obiettivo primario è che sia garantito dall’Amministrazione comunale il ripristino del diritto di espressione e rappresentanza ai cittadini”.

In sostanza, ci vuole il referendum perché si abbia la possibilità di conoscere quale sia la volontà popolare in merito allo spostamento o meno del monumento a Pergolesi.

Nessun fraintendimento strumentale in vista delle elezioni amministrative, sottolineano e, a dare vigore a questa presa di posizione, anche il fatto che il candidato Sindaco del Pd, Osvaldo Pirani, fa sapere: “Ritiro il mio nome dai membri firmatari del comitato spontaneo “Nessuno Tocchi Pergolesi”, pur mantenendo inalterato il mio appoggio a quanto espresso e continuando a condividere i contenuti della richiesta di referendum. La mia è una rinuncia per impedire che l’opera meritoria del Comitato venga ulteriormente strumentalizzata politicamente, dopo la mia nomina a candidato del Partito Democratico.

Il tentativo di politicizzare l’azione del Comitato, come ha già provato a fare il sindaco Bacci, è fuorviante e non ha nulla a che vedere con l’azione spontanea di un gruppo di cittadini di varia estrazione culturale e politica.

La realtà è che il Comitato sostiene il proprio punto di vista ma non pretende di avere ragione a priori per cui ha chiesto principalmente di sentire il parere dei cittadini con i metodi della democrazia. Se sarà data voce ai cittadini per esprimersi sulla questione, si sarà scritta una buona pagina di democrazia per questa città“.

“Il Sindaco ha già espresso la sua volontà di fare del suo meglio – sottolinea Massaccesi – per accelerare i tempi necessari perché si arrivi alla consultazione referendaria. Che si sani la gravissima inadempienza a ricostruire l’organo di garanzia il quale possa analizzare ed eventualmente modificare e validare il nostro, come ogni altro possibile referendum che chiedano i cittadini. E il prossimo Consiglio comunale di venerdì 24 dovrà già essere una prima tappa fondamentale con la proposizione dei nomi dei garanti. Che alle parole ora seguano anche i fatti“.

Non è questione di  metro più o metro meno, rispetto alla collocazione del monumento. In questo gioco di cifre si rischia di perderci la testa.

Il fatto è che Pergolesi o lo si sposta o non lo si sposta.

E il Comitato, si sa, è inamovibile, come dovrebbe esserlo lo stesso monumento perchè “l’arretramento è una violenza inaccettabile – afferma Fava – in quanto il manufatto artistico in marmo bianco è baricentro ideale della piazza, non una casualità euclidea, avendo attorno il santuario delle Grazie e San Nicolò. Va bene una revisione degli arredi ma il monumento non va toccato. Si chieda una variante in corso d’opera al progetto dello studio di architettura Sardellini Marasca”.

A sostenere la tesi in questione, anche l’architetto Sergio Marinelli – componente del Comitato – che rileva come “sia necessario e opportuno mantenere la centralità di posizione del monumento e la sua altezza progettata per stare là dove sta. Spostarlo verso il traffico e le vibrazioni conseguenti a che serve? E, poi, le sedute, che sono al sole, gradini e gradoni d’inciampo…”. Riorganizzare, insomma, senza stravolgere.

Anche perché “rischiamo – chiosa ancora Massaccesi – di dedicare la piazza all’edicola, super valorizzata e rifatta nuova”.

(p.n.)

 

 

 

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