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JESI “COMPAGNO DI VITA” DI FRANCO DURANTI: QUEL “LUI” CHE AMAVA GLI SPAZI IMMENSI
15 Settembre 2016
JESI, 15 settembre 2016 – E’ stato un viaggio breve ma intenso. Pieno di ricordi descritti che sono patrimonio di tutti. E che non potevano non farci sorridere, mentre si dispiegavano le pagine del racconto.
“Compagno di vita” si legge d’un fiato, una quarantina di pagine, però dense di anni. E di vita.
La storia, intrigante e mai volgare dell’uomo e del suo… organo, del pisello, quel “Lui” – al quale sono dedicate queste divagazioni minime – che fa da sottotitolo al volume di Franco Duranti presentato proprio ieri, 14 settembre, nello splendido scenario del giardino dell’Hostaria Dietro Le Quinte.
Oltre all’autore, Giovanni Filosa, Mario Sardella, Leonardo Bolognini e Marina Marini delle Edizioni Gei, che ne ha curato la pubblicazione, con disegni di Elisa Vitali.
Questo “poema cavalleresco nel quale ci sono le cavalcate della vita” attraversa quegli anni – qui si parte dai mitici ’60 – che hanno scandito la pubertà così piena di forze ancora quasi del tutto sconosciute ma che ti fanno approdare a quella pratica ludico-manuale che scandirà grande parte di quella prima esistenza eroica.
“Lui” – scrive l’autore – libero come Peter Fonda in Easy Rider, che amava gli spazi immensi. “Lui” come Steve Mc Queen ne La grande fuga, sempre pronto a evadere di notte dietro tanti sogni bagnati, lasciando di giorno segni inequivocabili.
Poi l’adolescenza e la scoperta che “la mano amica femminile era molto più gradevole” mentre “Lui” continuava a essere protagonista libero e spensierato.
Ma c’è un limite a tutto. E questo limite arriva “quando il gioco è diventato da adulti” e “Lui” è stato costretto a essere ingabbiato per non creare danni collaterali e indesiderati.
Un “proiettarsi verso l’amore dal carattere più responsabile“. Con tutte le problematiche, i rossori, i compensi da pagare all’amico più grande ed esperto – un pacchetto di sigarette – per riuscire a entrare in farmacia decisi all’acquisto dei preservativi. Uno scoglio a volte durissimo da scavalcare.
Poi l’approdo nel mare della tranquillità coniugale o dell’unica compagna, la fase della genitorialità che non ti fa pensare ad altro se non al tuo bambino/a. Per arrivare al momento fatale nel quale ci si accorge che “Lui” non si comporta più come prima “complice di tante battaglie, ora improvvisamente ci sta girando le spalle. Anche per fare pipì”.
E vai dall’urologo per la revisione che, poi, ti consegna un “guerriero ferito e sanguinante, completamente innocuo”, al cospetto di infermiere con le qualli vorresti fare ancora il galletto, a 60 anni suonati.
E’ la storia fisica di tutti noi maschietti, narrata con ironia, delicatezza e spruzzate di nostalgia.
Con le stagioni che si evolvono e che cambiano il sentire della società, immutabile nel suo dipanarsi.