La pasionaria jesina deceduta il 25 aprile del 2013 in Svizzera con il suicidio assistito: il suo lascito al Comune per la realizzazione di una struttura del “dopo di noi”
JESI, 26 aprile 2016 – Commosso e affezionato il ricordo di Daniela Cesarini percompagni ed ex del Circolo Karl Marx. Nella giornata di ieri, 25 aprile, si sono dati appuntamento al cimitero. Appuntamento ormai consueto per quanti Daniela l’hanno conosciuta, stimata e amata.
Daniela Cesarini
«Eccoci di nuovo qui per te, in compagnia degli amici della onlus che porta il tuo nome, dell’Anpi e di coloro che ti hanno conosciuta e che sentono la tua mancanza, oggi ancor di più, visti i tempi sempre più neri. Ogni volta i ricordi ci gonfiano i cuori e non possiamo impedire le lacrime».
Daniela Cesarini, 66 anni, la pasionaria jesina, ex assessore ai Servizi sociali di Jesi e candidata sindaco di Rifondazione comunista alle comunali del 2012, scelse il suicidio assistito in Svizzera il 25 aprile del 2013, proprio 6 anni fa.
«Daniela, ancora una volta ti abbiamo ricordata e ringraziata per quello che eri e per quello che ci hai dato, insieme a
Diego e infine insieme a
Massimiliano. La tua presenza è sempre e ovunque. E sempre e ovunque ci auguriamo che tu ci possa
seguire e
spronare laddove non troviamo che
ostacoli. La tua sete di libertà e la tua grande volontà di liberazione siano il nostro faro e ci ricordino che proprio quando la battaglia si fa difficile, è proprio quello il momento per
lottare di più e non cedere mai. Perché da te abbiamo imparato cos’è la libertà. E nessun altro ce lo potrà insegnare. Si riparte grazie anche a te, a Massimiliano, a gente che saprebbe benissimo come spazzare via, in un attimo, tutto il
marcio che ci nega la libertà e che tenta inutilmente di tarparci le ali».
Il ricordo di Daniela è indelebile, come la frase che scelse per salutare i suoi cari citando Francesco Guccini: «Ognuno vada dove vuole andare / ognuno invecchi come gli pare / ma non raccontare a me cos’è la libertà».
Nella giornata
commemorativa della
Liberazione di ieri il
sindaco Massimo Bacci ha di nuovo ribadito (
leggi l’articolo) che con le
risorse da lei
lasciate al Comune di Jesi sarà realizzata una
struttura per il “
dopo di noi” e, in parte, saranno destinate anche all’
abbattimento delle barriere architettoniche in città.
(e.d.)
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