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Cronaca

JESI DUECENTO FIGURANTI AL PARCO DEL VENTAGLIO, MA ESSERE GESÙ NELLA RAPPRESENTAZIONE…

(foto CriCo)

Da un decennio la “Passione e morte di Gesù” è rappresentata nell’anfiteatro naturale del parco del Ventaglio (foto CriCo)

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Sono 200 i figuranti che vanno in scena nella rappresentazione “Passione e morte di Gesù” (foto CriCo)

JESI, 20 marzo 2016 – È tutto pronto, ormai, per l’evento di stasera, 20 marzo, alle ore 21.00, con la sacra rappresentazione che va in scena, ormai, da un decennio, della “Passione e morte di Gesù”, nell’anfiteatro naturale del parco del Ventaglio, curata dall’associazione culturale dell’Arco.

Quest’anno, a dare corpo alla figura di Gesù – con la voce di Federico Rango –  sarà Luciano Fabian, della parrocchia di San Massimiliano Kolbe, prima volta in assoluto, per lui.

«Nei due mesi in cui siamo stati impegnati – racconta Luciano – ho potuto notare che lo spirito che anima tutti i partecipanti, dai figuranti al regista, non è assolutamente quello del protagonismo. Tutti, anzi, si adoperano con naturalezza a dare il proprio contributo disinteressatamente, perseguendo come obiettivo solo la buona riuscita dell’opera, senza personalismi».

Il suo, comunque, è un ruolo che spicca, e non potrebbe essere altrimenti, ma Luciano tira subito il freno, perché, dice: «Io parteciperò alla Passione insieme a tutti gli altri 200 figuranti essendo semplicemente uno tra questi. Il vero protagonista sarà l’evento stesso. In fondo, qualcuno doveva pur fare Gesù…».

Neanche un po’ di emozione? «Non dico di no – ammette Luciano – il mio ruolo è emozionante ed enorme. E mi procura quell’ansia che deriva dall’impatto che la figura del Signore suscita in tutti. Ma io so di essere stato scelto, molto probabilmente, perché lo ricordo vagamente nell’aspetto, o almeno credo. Quindi, è giusto concentrare l’attenzione non su chi interpreta questo o quel personaggio ma sulla rappresentazione nel suo insieme e sul suo significato».

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La rappresentazione è curata curata dall’associazione culturale dell’Arco (foto CriCo)

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Tutti i partecipanti, dai figuranti al regista, danno un contributo disinteressato (foto CriCo)

Luciano rammenta come è arrivato al ruolo che dovrà interpretare quando «con il regista Giorgio Massera ci siamo incontrati per caso e, senza sapere chi io fossi, mi ha subito chiesto se volevo fare Gesù. Dissi quasi subito di sì, perché senza saperlo, forse, anche io cercavo un obiettivo da perseguire».

Un incontro importante, dunque, visto che «quella proposta non si poteva rifiutare, ero lusingato: Giorgio aveva, in un certo senso, visto in me la figura del Figlio di Dio. Bene, ogni buon cristiano dovrebbe vedere Gesù nel suo prossimo, ma non capita spesso che possa dirglielo guardandolo in volto!».

Ieri (19 marzo), intanto, si sono svolte le ultime prove al parco, alla presenza del regista che, insieme a Oriana Bolletta e Stefano Barigelli, cura anche la scenografia.

Le altre voci: Mauro Torelli (narratore), Walter Ricci (Giuda), Nino Zannoni (Pietro), Dante Ricci (Pilato), Mugia Bellagamba (donna), Enrico Schiraldi (Caifa), Graziano Fabrizi (Erode).

Oggi, intanto, verranno allestite le scene mentre per i figuranti l’appuntamento è fissato intorno alle 18,30 per procedere alla vestizione. Poi, non resterà che attendere l’inizio.

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