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Cronaca

JESI Falsi positivi, l’odissea delle famiglie

Si sono rivolte ai laboratori privati per il tampone molecolare visto l’imminente ritorno a scuola

JESI, 7 aprile 2021Tanti i falsi positivi al tampone rapido organizzato in vista del rientro a scuola: settanta i test che avevano dato esito positivo, dei quaranta che hanno rifatto subito il molecolare (gli altri trenta lo eseguiranno nella giornata di oggi) solo uno aveva realmente contratto il covid.

In alcune classi anche otto bambini sono risultati positivi, per altri il dato è stato ancora più alto. «Iniziativa lodevole ma l’organizzazione non lo è stata altrettanto – racconta Claudio Siepi uno dei genitori che ha aderito all’appuntamento la mattina di lunedì 5 aprile. – Tanti i genitori mandati nel panico la sera stessa».

In caso di esito positivo del test, le famiglie sarebbero state avvertite tramite sms: «Alle 20 nessun messaggio, alle 22 la dirigente scolastica costretta a chiamare decine di bambini». Molti infatti i falsi positivi, con la conseguenza però che le famiglie sono state messe in quarantena fino alla chiamata per il tampone molecolare.

«Martedì 6 aprile decine di genitori, reduci da un mese di dad, si affidano alle analisi private per avere una lettura molecolare pur di scongiurare la paura e poter far tornare i propri figli a scuola (la ripresa oggi, 7 aprile). Il tutto a un simpatico costo di euro 70 – spiega. – E martedì 6 aprile primo pomeriggio arrivano le risposte negative della quasi totalità dei bambini risultati positivi, ciascuno dal laboratorio privato. Alle ore 18, con 24 ore di ritardo, arriva a tutti un messaggio con l’invito il giorno successivo per il tampone molecolare alla Croce Rossa. Ho totale rispetto dei metodi scientifici e dei metodi statistici, così come ho pieno rispetto delle istituzioni, però l’iniziativa non è stata per nulla un successo, ma una tempesta improvvisa di ansie e di spese non previste dalle nostre famiglie».

(e.d.)

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