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Cronaca

JESI FESTA DELLA DONNA, UN 8 MARZO DI RIFLESSIONE E DI LOTTA: ECCO LE INIZIATIVE

JESI, 1 marzo 2017 – Proprio nel giorno in cui il popolo festeggia il carnevale con il pensiero rivolto al divertimento e all’allegria, un folto gruppo di donne, in rappresentanza di molte associazioni femminile, annuncia: “l’8 marzo scioperiamo”. La tradizionale festa della donna, dunque, si trasforma in una giornata di riflessione sulla figura femminile, oggi come non mai oggetto di angherie e vessazioni da parte di mariti e compagni prepotenti. Ecco la ragione per la quale, com’è stato detto in conferenza stampa, “l’8 marzo torna ad essere una giornata di lotta”.

Anche quest’anno la festa della donna non sarà concentrata nella sola giornata storica dell’8 marzo (nata nel 1909 negli Usa e arrivata in Italia nel 1922), diverse le date e le manifestazioni collegate. Così hanno detto questa mattina le rappresentanti di associazioni e movimenti femminili presenti sul territorio comunale. Si inizierà il 2 marzo prossimo  al Palazzo dei Convegni dove, alle ore 18, in preparazione dello sciopero sarà sviluppato il tema: “8 punti per l’8 Marzo – non un’ora meno di sciopero”. L’8 marzo le donne delle varie associazioni (U.D.I., Spaziostello,  La strada di Sergio, Casa delle Donne, Casa delle Culture, radio senza muri, sportello violenza, ecc.) si ritroveranno in centro città per dare vita ad un “Corteo sonoro e rumoroso da Corso Matteotti a Piazza della Repubblica” dove i partecipanti daranno vita ad un flash mobLotto Marzo Ballo”. A questa iniziativa parteciperanno anche gli atleti della Palestra Linea Club di Jesi ed il gruppo “Pizzica pizzica” di Barbara Piattella. Per questo pomeriggio/sera gli organizzatori consigliano una sorta di divisa; sarebbe bene che le partecipanti vestissero abiti colori nero e fucsia e che portassero con loro fischietti, nacchere e tutto ciò che può far rumore. Sempre nella giornata dell’8 marzo, otto donne presenteranno al pubblico i loro lavori pittorici esposti in una mostra aperta in uno dei locali dell’Appannaggio fino alla domenica successiva.

Iniziative di sensibilizzazione sulle donne continueranno il 18 marzo al Palazzo dei Convegni dove, alle ore 17, saranno presentate “Le tante sfumature di Venere” con Nazzarena Marchegiani. Cambiamo giorno e cambiamo palazzo; siamo al 22 marzo quando a Palazzo Bisaccioni sarà ricordata una donna che a Jesi ha lasciato il segno, sia per quanto realizzato, così come per le battaglie portate avanti. Stiamo parlando di “Una protagonista femminile del ‘900 a Jesi: Letteria Belardinelli”. Sulla prima donna jesina assessore del Partito Repubblicano, sulla professoressa che fu membro del CdA degli I.R.B. e per un ventennio presidente delle Cooperative Riunite di Consumo, la giornalista jesina Silvia Barocci ha scritto un libro pubblicato a cura del Centro Studi Marchigiani di Jesi. Altre manifestazioni “in rosa” il 23 ed il 25 marzo; nella prima dara, alle ore 21, al teatro Moriconi “Straordinarie donne”, una lettura-spettacolo su alcune donne che si sono fatte rispettare come: Anna Magnani, Joyce Lussu, Alda Merini e Franca Rame. La chiusura del 25 sarà a Villa Borgognoni dove, alle ore 17,30, si potrà seguire “Trasmigrazioni – Storie di donne, di violenze e di rinascite” con Simonetta Peci (autrice), Pina Ferrari Fazio (Consigliera di Pari opportunità della Provincia di Ancona, Lindita Elezi della Commissione Pari Opportunità  della Regione Marche e Maria Traciò, dello Sportello Antiviolenza di Jesi.

Ritorniamo al titolo della manifestazione, a quel “L’otto marzo scioperiamo” che prevede alcune regole e comportamenti quali: “Vestiamoci di nero con qualcosa di fucsia, asteniamoci dalle attività di cura quotidiane: spesa, consumi, cucina, pulizie, ecc. Fermiamoci anche solo un minuto in qualsiasi luogo di lavoro testimoniando con un video o con un selfie l’astensione”. Non solo. La battaglia delle donne continua con “Diciamo basta alla violenza contro le donne e alla violenza di genere; vogliamo il lavoro senza sfruttamento e senza precariato, e un welfare per tutte per tutti. Vogliamo l’aborto, sicuro e gratuito, consultori accoglienti e senza ticket. Vogliamo  che la scuola  sia pubblica e laica, che promuova l’educazione alle differenze e sia capace di prevenire e contrastare tutte le violenze: di genere, omofobia, trans fobia, bullismo e razzismo. Rifiutiamo le politiche repressive, inutili e strumentali. Rivendichiamo piena libertà di movimento e autodeterminazione. Sosteniamo le lotte delle migranti e dei migranti. Rifiutiamo pratiche, linguaggi e rappresentazioni mediatiche sessiste e misogine. Sui nostri corpi, sulla nostra salute e sul nostro piacere decidiamo noi. Se le nostre vite non valgono: noi scioperiamo!”.

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